Esg: tre lettere che significano Environmental, Social e Governance. Ossia, proteggere l’ambiente, investire con attenzione alla componente sociale ed essere attenti al buon governo dell’azienda. È il nuovo imperativo che devono seguire imprese e investitori, allineandosi alle linee guida legati agli obiettivi Onu agenda 2030.
Investimenti di valore, in tutti i sensi
Nel mondo bancario e in quello dei grandi investitori istituzionali, così come nelle società quotate, sono diventate condizioni operative: il rapporto di sostenibilità è parte integrante delle informative societarie. Ma come si può sensibilizzare le piccole e medie imprese? Un passo lo ha fatto Aifi (l’associazione del private equity, venture capital e private debt) che di recente – seguendo le migliori best practice internazionali – ha redatto le proprie linee guida Esg, diffondendole nel mondo del private capital.
“Indicando le buone prassi per l’integrazione di tali principi nell’ottica di un investimento remunerativo, si indirizzano gli investitori verso scelte coerenti rispetto alle tematiche Esg”, spiega diretta Anna Gervasoni (in foto), docente Liuc e direttore di Aifi: “L’orientamento oggi è portare nelle imprese una nuova cultura attenta alle tematiche di sostenibilità nel lungo termine. Ciò ci fa prendere in considerazione le risorse umane come fattore su cui investire con percorsi di formazione e di valorizzazione delle professionalità. Soltanto così la finanza si pone al centro di un cambiamento culturale attento all’elemento sociale e umano, che può e deve consolidare risultati nel medio termine”.
In foto: Anna Gervasoni