Diversamente manager

di Andrea Mallamo

Intervista a Monica Ghirelli, presidente di Basking Team e relatrice all’UN Conference della Liuc Business School, che spiega come la pallacanestro inclusiva e la musicoterapia siano esercizi di apertura mentale utili per la ristrutturazione del punto di osservazione manageriale

Il mondo aziendale non né è una partita né una melodia. Eppure, pensare alle dinamiche della pallacanestro inclusiva o della musicoterapia è un esercizio di  apertura mentale utile per la ristrutturazione del punto di osservazione manageriale. Lo assicura Monica Ghirelli, consulente aziendale e presidente di Basking Team, invitata come speaker all’UN Conference della Liuc Business School per spiegare come si possa essere “diversamente manager”. Partendo dall’ascolto.

L’importanza della diversità

“È due anni che guido questa associazione sportiva di baskin: io vengo dalla consulenza, ho esperienze manageriali in questo campo, e noi ormai è da anni che parliamo di diversità come valore aggiunto, come integrazione, come capacità e sinergia all’interno dei gruppi”, spiega Ghirelli: “Quest’ultimo biennio di certo vede nelle aziende difficoltà, criticità e una complessità maggiore, per cui sempre più si parla ad esempio di great resignation e personal e organization well being, e quindi di salute, per cui il tema della diversità è sicuramente importante, perché parte dall’ascolto e dall’individuare ogni persona come unica e come possibilità di ciascun componente all’interno del gruppo di dare il proprio contributo proprio per creare team flessibili”.

La forza del team

In particolare, secondo la nostra interlocutrice, la forza di un gruppo sta nella capacità del manager di svilupparlo. “Prima viene la capacità di un manager di conoscere bene se stesso e dunque la consapevolezza che ha rispetto alla sua leadership, quindi alla sua capacità e flessibilità all’interno di un gruppo, appunto perché le aziende sono sempre più complesse e perciò sono meno strutturate, hanno meno meno canoni da seguire, e bisogna trovare la strada migliore per il team”, chiarisce la nostra interlocutrice, che prosegue: “Di qui la capacità di leggere all’interno del gruppo quali siano i punti di forza e punti di debolezza delle persone, per facilitare proprio all’interno del gruppo il fatto che la diversità non sia una un freno o una una fonte di conflittualità, bensì appunto di energia”.

La musicoterapia per creare armonia

A proposito di ascolto, non soltanto lo sport, ma anche altre attività extra aziendali possono essere d’aiuto. Ghirelli cita ad esempio la musicoterapia: “Si tratta di una pratica che è entrata nella nostra società come consulenza perché il mio socio è direttore di una scuola di musicoterapia, quindi è musicista psicologo e usa quindi questo strumento anche al di fuori della della formazione manageriale della consulenza. Abbiamo però visto che è utile anche in questo campo perché abbatte le barriere, in quanto è un modo di comunicare su un piano differente, attraverso cui le persone sono capaci di mettersi in gioco attraverso la musica e,  non si sentendosi valutati, a volte riescono a trasmettere la propria modalità espressiva in maniera più più fluida e usare quindi questo strumento in termini di Team building aiuta proprio il gruppo a creare armonia, attraverso una buona comunicazione”. 

In foto: Una foto tratta dal sito di Basking Team

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