Gioco di squadra alla Liuc Business School. A Castellanza parte la ventesima edizione del Master in Merchant Banking e Private Capital, diretto da Anna Gervasoni, che ci spiega l’importanza di un approccio multidisciplinare per preparare i futuri professionisti in campo finanziario: “In cattedra anche premi Nobel, oltre a grandi manager, economisti e giornalisti”
di Anna Gervasoni
Il mercato finanziario continua a offrirci momenti di discontinuità. Il ventaglio degli strumenti finanziari cambia. Le opportunità di investimento sono sempre più complesse da selezionare. Le imprese non hanno un compito facile quando devono reperire risorse finanziarie. Il dialogo tra banche, operatori finanziari e aziende non è facile. Spesso ci sono linguaggi diversi. I mercati sono globali e parlano anglosassone. Le imprese stanno sul territorio e parla la lingua dell’equilibrio economico. Per i giovani che decidono di lavorare in finanza, se la scelta è quella del corporate finance, cioè della finanza d’impresa, il percorso deve guardare da un lato all’evoluzione dei mercati e dei prodotti, dall’altro all’economia reale.
Private capital, la finanza alternativa alla banca
Alla Liuc – Università Cattaneo di Castellanza, si lavora in questa direzione. In particolare, ad affiancare le lauree magistrali, la Business School dell’ateneo ha avviato la ventesima edizione del master in merchant banking e private capital, che vuole preparare i futuri professionisti che opereranno appunto in campo finanziario, con particolare attenzione al private capital, cioè alla finanza alternativa alla banca, che lavora per portare capitali alle imprese non quotate. Il corso, che durerà da febbraio a ottobre, punta su professionalità ancora poco presenti nel contesto formativo italiano, ma molto richieste dal mercato, soprattutto dai fondi di private equity, venture capital e private debt, dal sistema bancario, dalle società di consulenza in corporate finance, dalle boutique di M&A, oltre che dagli studi legali sempre più coinvolti nelle operazioni finanziarie.
Team di docenti con accademici e operatori del settore
Gli strumenti di finanza innovativa sono oggi di grande interesse per imprese, investitori e consulenti. L’approccio è multidisciplinare, grande enfasi viene rivolta agli aspetti operativi, attraverso lo studio di casi concreti ed un ampio ricorso alla modellistica. Il team di docenti è composto da accademici e operatori del settore, che accompagnano gli allievi in un percorso che inizia da una approfondita conoscenza dei fondamentali dell’impresa: il bilancio, la strategia, la finanza aziendale, per arrivare alle tematiche di finanza straordinaria, valutazioni, tecniche i private equity, venture capital, private debt e Ipo.
Le lectio magistrali per i vent’anni
Il master quest’anno compie vent’anni e annovera per le sue lectio magistrali personalità quali i premi Nobel William Sharpe e Arno Penzias, economisti del calibro di Claudio Dematté e Innocenzo Cipolletta, grandi manager come Cesare Romiti, banchieri del calibro di Victor Massiah e il vice direttore del Corriere della Sera, Daniele Manca. Al centro del modello formativo, il lavoro in team. Forse da qui arriveranno i nuovi banker.
In foto: Anna Gervasoni