Tour virtuale (GUARDA LE INTERVISTE!)

di Andrea Mallamo

Sognate di fuggire sulla classica isola paradisiaca? Noi ci siamo collegati con 4 di queste perle turistiche per capire come stia andando l’estate “più calda” che il pianeta ricordi

di Chiara Milani

Spiagge infinite di sabbia bianca, acque cristalline, pesci colorati che nuotano vicino alla barriera corallina… E, ancora, noci di cocco consumate sotto le palme, spezie esotiche che inebriano l’aria con il loro profumo, balli spensierati lungo la riva. Soltanto per descrivere qualche immagine da cartolina della vacanza che, quest’anno, non faremo. 

Per carità: l’Italia ha luoghi meravigliosi che il mondo intero ci invidia. Ma sono in tanti, comunque, in quest’estate 2020 a desiderare di andare sulla classica isola circondata dall’oceano, lontani mille miglia da tutte le preoccupazioni dell’ultimo periodo.

Noi – virtualmente – ci siamo andati per voi. Con collegamenti con più di una meta da sogno. Scoprendo, se mai ce ne fosse stato bisogno, che un paradiso davvero lontano miglia e miglia dall’incubo del Covid-19 non c’è. Certo, ci sono isole su cui il Coronavirus non ha fatto vittime tra le persone. Ma, dopo l’emergenza, quasi ovunque ci sarà da curare l’economia.  

Ce lo hanno confermato praticamente tutti coloro che abbiamo contattato. A partire dai Caraibi, dove abbiamo fatto una doppia tappa.

Ai Caraibi, tra le Antille Olandesi e la Repubblica Dominicana 

Partiamo da Curacao, dove i primi turisti del dopo lockdown sono arrivati dai Paesi Bassi ai primi di luglio: “Finora il Covid-19 non ha causato una vera e propria crisi sanitaria nelle Antille Olandesi, ma ha provocato una profonda crisi economica”, ci conferma l’economista Candice Henriquez, ricordando quanto la sopravvivenza di chi abita qui sia legata a doppio filo ai visitatori.

Situazione simile nella latina Santo Domingo: “Abbiamo aperto le frontiere all’inizio di questo mese e soltanto nell’aeroporto di Punta Cana abbiamo ricevuto 22 voli in quella prima settimana”, illustra Ivette Caceres, direttrice dell’accademia d’eccellenza della scuola di management Barna: “Il turismo rappresenta circa il 7,5% del prodotto interno lordo, senza contare tutte le imprese che vi si muovono intorno. Fortunatamente, le principali città turistiche non sono state così colpite dalla pandemia e gli hotel e gli aeroporti hanno protocolli molto rigidi per ridurre al minimo le infezioni. Quindi speriamo che questo settore si riprenda gradualmente nel resto dell’anno”.

Nella patria dei cingalesi

Dall’altra parte del mondo, su quell’isola che una volta veniva chiamata Ceylon nell’Asia meridionale, la riapertura al turismo è invece prevista per l’inizio di agosto: “Lo Sri Lanka è stato classificato come una delle principali destinazioni turistiche e abbiamo tutto da offrire ai nostri turisti, comprese le migliori strutture”, ci spiega Isfahani Sameen, imprenditore nel settore delle gemme e della gioielleria, impegnato da quasi mezzo secolo nel sociale e con un passato in politica: “L’anno scorso abbiamo avuto una battuta d’arresto negli arrivi di turisti dopo le bombe esplose a Pasqua (la strage in 3 hotel e 3 chiese, ndr) – e quest’anno abbiamo questa pandemia. Confino nel fatto che, quando i viaggi riprenderanno, tutte le misure di sicurezza adeguate saranno messe in atto dalle compagnie aeree, dall’aeroporto, dai passeggeri e dall’equipaggio e credo davvero che tutti i visitatori saranno consapevoli del pericolo del contagio e prenderanno tutte le misure adeguate per garantire la loro sicurezza e quella delle persone che vivono nel nostro paese”.

Nell’Oceano Indiano, alla scoperta del turismo post Covid-19

Nel nostro tour virtuale tra le isole da sogno abbiamo infine voluto far tappa a Mauritius, nell’Oceano Indiano. “L’industria turistica è uno dei pilastri dell’economia mauriziana contribuendo a circa il 25% del Pil del paese.  Se la situazione persiste, esiste il rischio che molti hotel falliscano e che i dipendenti perdano il lavoro”, sottolinea il consulente d’affari Arnaud Godere: “Uno studio recentemente ha rivelato che la loro rimane la quarta destinazione preferita per i francesi e deve esserlo anche per gli italiani. La maggior parte dei nostri utenti proviene l’Europa continentale. Al contrario, prevedono che i turisti, quando riprenderanno a viaggiare, avranno probabilmente una preferenza per le destinazioni a prezzi ragionevoli e convenienti. Stiamo lavorando per posizionare Mauritius in modo da soddisfare i requisiti dell’industria turistica post Covid-19”.

Un tuffo dove l’acqua è più… fresca

Insomma, quando sarà possibile, queste isole un viaggio lo meritano di sicuro. Nel frattempo, però, anche se l’acqua è un po’ freschina, i laghi balneabili del Varesotto restano un’ottima opzione dietro l’angolo per tuffarsi nell’estate “più calda” che il pianeta ricordi.

In foto. Al centro, Isfahani Sameen, con la moglie e il Deputy Prime Minister nipponico, Taro Aso

Guarda le interviste (con traduzione dall’inglese all’italiano): https://varesemese.it/le-interviste-di-varesemese/

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