In occasione del 104esimo compleanno dei biancoblu, l’associazione Tigrotto per Busto ha deciso d’iniziare a regalare bavaglini “griffati” a tutti i neonati bustocchi dell’ospedale cittadino
di Chiara Milani
“Questo progetto è nato perché fa parte di una serie d’iniziative che stiamo portando avanti per l’infanzia”
Tigrotti si nasce all’ospedale di Busto Arsizio. Dal 28 febbraio 2023, giorno del compimento del 104esimo compleanno della Pro Patria, i neonati bustocchi ricevono infatti uno speciale bavaglino biancoblu.
I gemellini del goal
I primi due a riceverlo sono stati i gemellini Carlos e Leonardo Parotti, assieme al neo papà Edoardo, che da piccolo andava allo stadio Speroni a vedere la squadra di calcio della sua città. Dopo l’emergenza pandemica, che ha interrotto i festeggiamenti dopo il compimento del secolo della società calcistica bustese, nel 2023 infatti l’associazione Tigrotto per Busto è tornata a celebrare l’anniversario con una serie d’iniziative: una festa benefica in pizzeria con 104 tifosi di ogni età per i 104 anni, il primo album delle figurine della sua storia con giocatori dalla prima squadra agli under 10, ma anche un regalo – non il primo, peraltro – alla pediatria cittadina.
I tifosi si coltivano fin da piccoli
“Questo progetto è nato perché fa parte di una serie di programmi che stiamo portando avanti nel settore dell’infanzia, nelle scuole, tra i giovani e i bambini”, spiega il presidente, Emanuele Gambertoglio. Gli fa eco l’assessore allo Sport di Busto Arsizio, Maurizio Artusa: “Bellissima iniziativa nel reparto di pediatria, dove sono stati consegnati più di 400 bavaglini per fare ricordare ad ogni nuovo nato qual è la prima società da tifare in città”. Da parte sua, il direttore del reparto, Simonetta Cherubini, commenta: “Siamo abituati alle coccole dei tigrotti, che più di una volta all’anno e comunque sempre alle feste comandate vengono a trovarci, ogni volta generosi nei confronti dei bambini”.
Il cuore rosa dei biancoblu
Chi ha vissuto l’iniziativa da presidente della Pro Patria, ma anche da mamma, è Patrizia Testa, per la quale la mattinata ha rappresentato anche un momento particolarmente commovente per motivi personali: “Sì, il mio ricordo va a Mario Cazzani, dottore pediatra delle mie figlie, che nella sua splendida carriera ha operato tantissimi anni in questo reparto”, conferma con gli occhi velati dalla commozione la “numero uno” dei tigrotti. Che sono biancoblu, ma hanno un cuore rosa.