di Luca Borsa
“Creare giochi da tavolo è un po’ come ideare una ricetta”
Una delle prerogative di quando si gioca, soprattutto con i giochi da tavolo, è lo stare insieme, il condividere un’esperienza, che spesso suscita emozioni. Ad esempio, guardare dei bambini che giocano e si divertono ci dà un senso di pace, tranquillità, tenerezza e anche dolcezza.
Quindi giocare è una attività dolce? Sì, potrebbe essere una bella metafora il gioco, è la torta nel menu delle nostre attività quotidiane. E qualcosa che se decidiamo di non mangiare potrebbe rendere meno “dolce” la nostra vita, proprio come il non giocare.
Mix appetitoso
Tra l’altro, creare giochi da tavolo è un po’ come ideare una ricetta, in cui gli ingredienti sono pedine, carte, dadi, tessere che, mixati tutte le volte in modo differente, creeranno esperienze di gioco diverse. Il mondo del gioco da tavolo è pieno di giochi a tema cibo: da quelli per bambini ai party game fino a giochi per giocatori esperti o in questo caso più “affamati”. Per non parlare dei giocattoli: chi non si ricorda il Dolce Forno diventato un’icona degli anni Ottanta, che permetteva a ogni bambino di diventare un pasticcere? Sarebbe perfetto anche oggi, viste le innumerevoli trasmissioni televisive sul cibo. Non ultima Master Chef che ha proprio visto anche la sua trasposizione in gioco da tavolo qualche anno fa: una scatola con tante carte-ingredienti per realizzare le ricette più accattivanti e all’interno anche un cappello da chef.
Dal gelato alla pizza, fino al sushi
Per tornare ai giochi da tavolo, ogni cibo è un’occasione per farci un gioco dal GOGOGelato di Roberto Fraga, un affermato autore francese che ci regala un gioco di abilità logica e colpo d’occhio, alle pizze di Mamma Mia di uno dei più prestigiosi autori tedeschi, Uwe Rosemberg, che con solo un mazzo di carte ci stupisce con un gioco di memoria e strategia che diverte e vende dal 1998. Anche nel cibo, però, le mode e le contaminazioni cambiano e dal 2013 un altro importante autore tedesco, Phil Walker- Harding, soddisfa il palato dei giocatori con il suo SushiGo!, dove i giocatori devo collezionare i giusti ingredienti per un nipponico sushi coi fiocchi.
Fast food da Happy Days
Per i più esperti, un gioco con una grafica che riprende i fast food americani degli anni Cinquanta, Food Chain Magnat, dove i giocatori nei panni di un manager dovranno aprire locali, soddisfare le richieste di cibo e pubblicizzare nel migliore dei modi la loro attività.
Come rendere più dolci le giornate
Ancora una volta si può intuire come i board games, pur facendo parte di quella sfera del divertimento che gioca con l’immaginazione, si legano comunque alla realtà e proprio dalla realtà trovano ispirazione. La teatralità nei giochi è una delle caratteristiche principali e ancora una volta immedesimarsi in un grande (pastry) chef o nel pizzaiolo sotto casa che ci prepara una gustosa pizza diventa elemento di divertimento e socializzazione. Il giocare a… soprattutto per i più piccoli è un modo per interagire con il mondo reale e sicuramente rendere più “dolci” le giornate.