Aria di festa

di Andrea Mallamo

Il floral designer gallaratese Marco Introini spiega come addobbare piazze e case con colori e fragranze naturali, seguendo le ultime tendenze in campo floreale

di Marco D. Introini

A dicembre le nostre case si vestono a festa. Da Sant’Ambrogio in avanti la tradizione ci porta a decorare la casa con un tripudio di candele, oggettistica, centrotavola e, naturalmente, il presepe e l’abete natalizio.

Una storia antica che affonda le proprie radici a Nord
Pochi sanno però che l’abete viene considerato dalle popolazioni dell’Asia settentrionale un albero cosmico, che si erge al centro dell’universo. Nel calendario celtico invece, era consacrato alla nascita del fanciullo divino al solstizio d’inverno. In quel giorno, dunque, durante il medioevo, nei Paesi tedeschi e scandinavi ci si recava a tagliare un abete che, poi una volta a casa, veniva decorato con ghirlande di uova e dolciumi. Fu soltanto nel 1840 che Elena, moglie del duca di Orleans, figlio di Luigi Filippo, introdusse alla corte di Palazzo delle Tuileries, l’albero di Natale. Da quel momento in poi, la tradizione si diffuse anche nei Paesi latini.

Milano batte Roma… ma il trucco c’è
Oltre che le case poi, gli alberi di Natale decorano i nostri centri città. Bellissimo, di solito, è quello di piazza Duomo a Milano, che negli anni scorsi è stato sempre realizzato con un abete proveniente dalla val di Sole, alto 25 metri e decorato con ben 20mila luci. Tanto che la bellezza e la compattezza dell’albero in passato hanno creato un forte contrasto con lo “spelacchio” romano. Molti, però, non sanno che fra i due alberi c’era una differenza sostanziale. Mentre l’esemplare della capitale era “al naturale”, all’abete di Milano venivano aggiunti un gran numero di rami posticci per aumentarne l’effetto estetico e renderlo molto più folto di quanto la natura non lo abbia fatto.

Un nuovo albero milionario per piazza Duomo

Quest’anno però a Milano si è deciso di cambiare e l’albero, del costo di ben 975mila euro a carico dello sponsor, è stato pensato con una struttura metallica caratterizzata da giochi di luci, all’insegna di “inclusione, sostenibilità e solidarietà”.Stavolta quindi, niente taglio di abeti, che peraltro – va detto – normalmente sono comunque il frutto di interventi di diradamento delle foreste.

Quest’anno è di moda il verde… anche in casa
La discussione su alberi naturali o sintetici anche nelle case è spesso animata e negli ultimi anni la tendenza è stata quella di privilegiare negli acquisti i secondi. Personalmente preferisco gli abeti naturali, per il fatto che vengono coltivati allo scopo, non sradicati dai boschi, e poi passate le feste possono dare il loro contributo a rinverdire le città una volta ripiantumati, partendo però dal presupposto che la zolla rimanga integra e si proceda con le regolari innaffiature… e pare che, complice una rinnovata coscienza green, ora questo tornerà ad essere il trend.

Non solo Abeti

Sempre in periodo natalizio mi piace vedere le Poinsettie  – comunemente chiamate Stelle di Natale – a decorare le case, anche se da anni ormai la loro leadership è intaccata da Ardisie ed Ellebori, che nel periodo invernale sono bellissimi e ricchissimi rispettivamente di bacche le prime e fiori i secondi. Anche il bulbo dell’Amaryllis in forzatura è ormai un classico natalizio e contribuisce a portare una bella nota di colore sulla tavola.

Arte floreale fai-da-te

Quindi, visto che l’attenzione e la sensibilità verso il verde, migliora di anno in anno, mi piace pensare ad appartamenti decorati con piante e fiori naturali, piuttosto che a festoni con materiali decisamente sintetici e farlocchi: vogliamo mettere la bellezza di un centrotavola con arance, melograni, pigne, rami del giardino e fiori freschi? Può essere anche l’occasione di cimentarsi in maniera domestica con l’arte floreale, procurandosi fiori e spugna dal fiorista per poi creare una bella composizione con rami e bacche del proprio giardino o terrazzo. Magari può nascerne una nuova passione  – è proprio il caso di dirlo – da coltivare…

Una passione da… coltivare
Un bel giro poi fra i portici di Milano, alla fiera degli Oh bej oh bej e uno sguardo alle vetrine delle città, sicuramente potranno fornire nuovi stimoli e nuove idee per le decorazioni.
Per cui rimbocchiamoci le maniche per far si che a Sant’Ambrogio la casa si vesta di Natale e di natura: portiamoci in casa il profumo dei fiori e dei rami di pino, che con la fragranza di candele e di zenzero sono l’essenza del Natale.

In foto: L’abete che, fino all’anno scorso, veniva posizionato in piazza Duomo a Milano

 

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