Il 24 maggio ai Giardini Estensi la premiazione dei lavori vincitori del concorso promosso dal Polo per l’innovazione digitale di Varese, che ha coinvolto una cinquantina di istituti
di Chiara Milani
Leonardo come compagno di banco. Un personaggio illuminato, ma da non sentire lontano nel proprio viaggio verso il sapere. Proprio per avvicinarlo ai giovani d’oggi, stimolandoli ad ispirarsi alla sua creatività, il Polo per l’innovazione digitale di Varese ha lanciato il concorso Omaggio al genio.
L’antesignano delle Steam
Riconosciuto e diffuso dall’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, il bando è stato rivolto agli istituti scolastici pubblici, statali e paritari, della regione, dalle primarie alle secondarie di secondo grado. Anche se, a grande richiesta, alcune scuole dell’infanzia sono state accettate fuori concorso. Lo scopo era invitare gli studenti a scoprire attivamente la vita, le opere, le invenzioni e le idee di uno dei massimi geni dell’umanità: umanista, esponente del Rinascimento italiano, nonché incarnazione di una multiformità creativa e altissima di saperi e discipline, dall’arte alla scienza, a quello che oggi definiremmo mondo Steam (Science, Technology, Engineering, Art and Mathematics).
Il genio in digitale
Tutto è stato ammesso, purché digitale. Spazio dunque a prodotti come video, ebook, brani musicali, realtà aumentata, real tour in realtà virtuale, gamification, oggetti in 3D, interazione col coding, programmi implementati dagli studenti, pixel art, infografica e robotica. La raccolta organizzata e documentata dei materiali prodotti sarà infatti collocata in un unico sito web – una piattaforma online che potremmo chiamare Leonardoteca – finalizzata a restituire alla collettività un piccolo patrimonio di conoscenze, rivisitato dalla freschezza degli studenti. Ciò attraverso cinque temi: Da Vinci visto come artista, scienziato, visionario, uomo e in relazione al suo tempo
L’innovazione sui banchi oggi è donna
“Ogni scuola poteva consegnare fino a un massimo di tre lavori: alla fine ne sono arrivati oltre un’ottantina da una cinquantina di realtà scolastiche, di cui la metà del Varesotto”, ci anticipa Cristina Bralia, coordinatrice del Polo per l’innovazione digitale di Varese, che dallo scorso settembre ha sede all’istituto superiore Don Milani di Tradate. Assieme a lei, del pool che promuove una nuova didattica, fanno parte altre tre colleghe, con background sia scientifici sia umanistici: Chiara Anzani, Laura De Biaggi e Rita Manzoni. Un poker al femminile che in futuro intende coinvolgere i giovani anche per il ricordo di altri grandi personaggi, lasciando sempre in rete una risorsa fruibile gratuitamente ed emulabile.
Un insegnamento attuale
Intanto, il 24 maggio ai Giardini Estensi di Varese ci sarà la premiazione dei nove lavori vincitori (tre per la primaria e altrettanti per le secondarie di primo e secondo grado), scelti all’interno di una rosa di finalisti decisa dal Polo e sottoposta ad esperti di didattica, pedagogia, storia dell’arte e altri settori attinenti al concorso. Un’iniziativa che ha omaggiato un genio dal fascino sempre attuale.
In foto: Cristina Bralia