La sarta del futuro

di Andrea Mallamo

Un ricordo di Olga Fiorini, fondatrice della galassia di scuole nata in suo nome, con il quartier generale in via Varzi a Busto Arsizio: dai primi pioneristici corsi di cucito negli anni Cinquanta ai riconoscimenti di istituzioni e stilisti

di Chiara Milani

Tra i suoi ragazzi. Sorridente. In aula così come alle sfilate di moda milanesi. Con quell’espressione così da mamma e così da nonna, proprio lei che di figli non ne ha avuti, ma ha fatto del suo meglio per dare un futuro migliore a quelli degli altri. 

Un personaggio immortale

Quando pensi a Olga Fiorini, non puoi che ricordarla così. Pare persino strano scriverne al passato, perché è uno di quei personaggi che sono a lungo sembrati immortali. Di certo, della sua opera educativa si continuerà a parlare a lungo. Perché la “sarta d’Italia”, come è stata ricordata il giorno della sua scomparsa, avvenuta il mese scorso all’età di 95 anni, ha cucito su misura la crescita di generazioni di studenti. Migliaia e migliaia. Dalla metà degli anni Cinquanta quando, trasferendosi dalla provincia di Verona dove era nata, una volta completati gli studi a Bologna e le prime esperienze lavorative in Svizzera tedesca, raggiunse la sorella a Solbiate Olona. Fu lì che Olga cominciò ad abbinare le sue abilità di sarta con la vocazione per l’insegnamento, creando i primi e pionieristici corsi di cucito a Busto Arsizio.  

La galassia Acof

Quella cittadina del Basso Varesotto, così storicamente legata a doppio filo con il tessile, che divenne poi il quartier generale della galassia Acof (Associazione culturale Olga Fiorini), di cui fu appunto fondatrice e che oggi conta circa 3.500 studenti e quasi 700 dipendenti, con 6 scuole superiori raggruppate negli Istituti Olga Fiorini e Marco Pantani, operativi nel quartier generale bustese di via Varzi, ma anche il tragitto interculturale dai 3 ai 18 anni di The International Academy, l’istituto comprensivo Maria Montessori di Castellanza, una serie di asili e scuole dell’infanzia prese in gestione, tutto il complesso dei centri di formazione professionale (presenti a Borsano, ma anche a Milano e Bergamo), di ITS e IFTS per le specializzazioni post diploma, nonché la scuola di psicoterapia. Una realtà in perenne espansione e sempre votata all’innovazione, proprio raccogliendo lo spirito e l’intraprendenza della sua fondatrice.

L’eredità morale

“Una passione talmente dilagante, quella votata alla cura e alla crescita dei giovani, che fece rapidamente diventare quell’esperienza embrionale una vera e propria scuola, riconosciuta dal Ministero, prima pietra dell’universo che porta il suo nome e che nel corso dei decenni si sarebbe arricchito a dismisura di proposte e intuizioni. Già, perché i corsi dedicati alla moda e all’abbigliamento tenuti dalla stessa Olga, fecero da richiamo a un numero sempre maggiore di allievi, per poi allargare il raggio d’azione ad altri ambiti, ad altre fasce d’età, sino a comprendere un numero esorbitante di opportunità”, ricordano gli eredi. Esterina Olga Fiorini si è spenta infatti circondata dalla serenità dei suoi affetti, in primis il marito Enrico, così come i nipoti Mauro e Cinzia Ghisellini, che da anni hanno preso le redini di quella galassia educativa che lei aveva fondato nel secolo scorso. “La sua mente era sempre proiettata verso il domani, voleva costantemente garantire alle nuove generazioni le migliori possibilità, in modo che nessuno perdesse mai la speranza”, ricordano Mauro e Cinzia, confidando la preoccupazione di zia Olga nelle ultime settimane: “Le immagini della guerra l’avevano turbata, continuava a domandarci: Quale mondo lasceremo ai nostri ragazzi?. Sentiva ancora forte la responsabilità di lavorare alla costruzione di una società migliore. Per questo, ora che non c’è più, il nostro dovere è portare avanti la sua sfida, raccogliendo gli insegnamenti che ci ha lasciato nel corso del suo straordinario cammino e tenendo fede all’impegno di non tradire mai la speranza nel domani”.

Una donna pluripremiata

Il suo impegno da tempo le aveva fatto ricevere numerosi riconoscimenti. Nel 2000 la Regione Lombardia le attribuì la Rosa Camuna. Nel 2009 il Presidente della Repubblica la insignì del titolo di Ufficiale al merito. E nel giugno del 2017 il Comune di Busto Arsizio le conferì la civica benemerenza, dopo che già anni prima era nato un premio a lei ispirato per riconoscere le eccellenze educative del territorio. Inoltre, nel tempo, gli sforzi compiuti per allestire progetti sempre visionari e innovativi, le fece ricevere gli elogi da tantissime firme di spicco del mondo della moda, che hanno ritrovato nell’opera quotidiana portata avanti da questa sarta d’Italia le radici più vere del Made in Italy. Quella moda che ha un peso determinante nel donare più leggerezza alla vita di tante persone: non soltanto quelle che la amano, ma anche tutte coloro che lavorano in un settore così strategico per la nostra economia.

Il domani cucito a mano

Ora che è volata in cielo, è bello sapere che quaggiù, grazie ai suoi insegnamenti, c’è chi continuerà a cucire a mano l’avvenire di tanti studenti.

Foto: Olga Fiorini in aula

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