Ciao maestro

di Milani

Il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Varese è Giuseppe Carcano. Prende il posto di Claudio Merletti, che dal primo settembre è in pensione. Nella nostra ultima chiacchierata, l’ex “provveditore” ci parla di come è cambiata la scuola, della situazione del Varesotto e delle difficili sfide attuali: Eccelliamo in sport, robotica, classici e molto altro”

Era il 1972 quando l’allora maestro Claudio Merletti entrò per la prima volta in un’aula come insegnante per una supplenza. Dal primo settembre di quest’anno, dopo 11 anni da dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale della provincia di Varese, è in pensione. Al suo posto è stato nominato Giuseppe Carcano, varesino di 57 anni, per cui il predecessore esprime “molto stima”. Ma quale Scuola eredita nel Varesotto?

La sfida principale è la totale messa in sicurezza delle primarie”

“Direi che la sfida principale che avrà di fronte sarà quella della totale messa in sicurezza del sistema delle scuole primarie, che grazie al ministro Bussetti ha ricevuto importanti investimenti, ma che qui è molto parcellizzato, con tutte le difficoltà di strutture molto piccole”, spiega Merletti, che invece descrive in generale come “sicure e funzionali” le superiori.

Eccellenze nazionali e internazionali

In compenso, a livello territoriale Carcano troverà davvero realtà d’eccellenza livello nazionale e internazionale: “Dal liceo Scientifico Tosi a Busto Arsizio, che ha raggiunto importanti risultati sportivi a livello mondiale, all’istituto Facchinetti di Castellanza, che si è distinto a livello europeo per tecnologia e robotica, al Classico di Varese, vincitore d’importanti gare di greco e latino, al Falcone di Gallarate, che ha sinergie internazionali di altissimo calibro, soltanto per citare qualche esempio”. Senza dimenticare che “nel Basso Varesotto con Cristina Boracchi e nell’Alto con Luisa Oprandi ha due dei sei centri nazionali per lo sviluppo di competenze verticali”, prosegue il neo pensionato: “Per non parlare del fatto che, da sempre, qui l’alternanza scuola-lavoro fa registrare numeri importanti: “Basti pensare che, all’inizio, la piccola Varese da sola aveva più studenti coinvolti della provincia di Milano”. Un sistema provinciale dall’alto peso specifico a livello lombardo e italiano, dunque.

Dagli anni Settanta ad oggi, com’è cambiata la scuola

Certo, quella che il nuovo dirigente eredita è una Scuola molto diversa da quella in cui Merletti iniziò a insegnare. “Negli anni Settanta, si veniva dal boom demografico, economico e sociale degli anni Cinquanta e Sessanta. Si faceva persino fatica a trovare i presidi. La scuola aveva un importante ruolo di ascensore sociale. Poi pian piano il sistema divenne più complesso. Fino ad arrivare al punto di svolta tra a fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila, con gli istituti scolastici autonomi. Ora, rispetto alla missione iniziale di alfabetizzazione ed emancipazione, la situazione è più complessa.

L’integrazione sui banchi

Quello odierno infatti è un mondo dell’istruzione che si trova infatti davanti a diverse criticità. Sul fronte dell’uso delle nuove tecnologie, ma anche della gestione dell’integrazione, delle dipendenze, delle disabilità e dei disturbi. “Attualmente sul nostro territorio il 12-13% degli studenti è di origine straniera, con punte del 30-40 e persino 60%, con tutta la complessità oltretutto dell’integrazione di etnie differenti, ognuna con le proprie peculiarità”, analizza l’ormai ex dirigente.

Oggi più studenti con disturbi”

Ci sono poi altri due fenomeni che fanno registrare una forte crescita, per i quali Merletti non nasconde la preoccupazione. “Da un lato, sono diventati circa 10mila gli alunni bisogni specifici: dalla disabilità ai disturbi comportamentali fino a quelli specifici dell’apprendimento. Questi ultimi, sono passati in pochi anni da poche centinaia e diverse migliaia. E se in questo caso si può pensare che in passato certe difficoltà non venissero certificate, è oggettivamente allarmante la maggiore violenza dimostrata da un numero crescente di alunni fino dai primi anni di scuola”.

Violenza e dipendenze: fenomeni in crescita che preoccupano

Naturalmente, sulla lettura di questo fenomeno si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Certo è che, dalla fotografia scattata dal nostro interlocutore, anche le dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti stanno aumentando in maniera davvero preoccupante: “Indubbiamente il problema, dovuto spesso al disgregarsi delle reti familiari tradizionali, c’è e preoccupa, ma per fortuna sul territorio da tempo si è iniziato a costruire altre reti che coinvolgono, oltre alla scuola, forze dell’ordine, parrocchie, quartieri, realtà sportive e altre realtà”.

I buoni maestri

Per fortuna, ci sono ancora tanti buoni maestri. “Il mio ringraziamento va ai docenti, grazie ai quali, nonostante tutte le complicate sfide odierne, il sistema tiene e costantemente si aggiorna un po’. Il loro è un lavoro silente e poco riconosciuto, ma incessante e prezioso”.

Due cuori in cattedra

Insomma, tanto è stato fatto, tanto naturalmente è ancora da fare. Ora però per Merletti è appunto suonata l’ultima campanella e può finalmente godersi la pensione Assieme alla moglie Maria Carmela Larotonda, professoressa di Filosofia e Scienze umane al Manzoni di Varese, che pure ha concluso la sua carriera il 31 agosto. Per il loro amore, galeotto fu un concorso. Poi una vita assieme, tra i banchi di scuola. Adesso, sempre assieme, è tempo di pensare al futuro. “Mi piacerebbe fare volontariato, anche se ancora non so in quale ambito”, ci spiega Merletti. Dopo un po’ di meritata vacanza, siamo certi che si metterà subito a studiare per il suo futuro.

In foto: L’ex “provveditore” Claudio Merletti

 

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