Soltanto 1 brevetto su 10 in Lombardia riguarda la sostenibilità. E il trend non è in grandissima crescita. Eppure il potenziale c’è. Ecco perché secondo Raffaella Manzini, direttore del Centro sull’Innovazione tecnologica e digitale della Liuc, ci sono opportunità non ancora sfruttate, anche in termini di prospettiva di mercato. Il dato è emerso in occasione della presentazione dei risultati dell’Innovation patent index, ovvero l’indicatore che un anni fa avevamo presentato sulla nostra rivista e che, partendo dai brevetti, misura il grado di innovazione di imprese, filiere, cluster e territori. “La capacità in Lombardia c’è, ma manca ancora uno sforzo consistente verso innovazioni orientate verso la sostenibilità”.
In quali settori s’innova
In generale, nella nostra regione i settori che registrano più brevetti sono quelli tradizionali per il territorio. Ossia, medicale, chimico e ingegneristico. Ciò in controtendenza rispetto andamento mondiale che punta sì sulle tecnologie mediche, ma soprattutto su comunicazione digitale e Ict.
La classifica delle province lombarde
Ad ogni modo, in cima alla classifica delle province lombarde più innovative svetta Milano, mentre Varese si trova a metà classifica, in quinta posizione, nonostante pure piccole province abbiano un ottimo piazzamento, perché la capacità innovativa non dipende soltanto dalle dimensioni. Tutti spunti interessanti su cui riflettere, soprattutto per guarire la nostra economia affetta da Covid-19, puntando anche su percorsi di formazioni al passo coi tempi.