Dopo il “Natale in cattività” dello scorso anno, si respira il desiderio di tornare a festeggiare, seppure con nuovi canoni, in sicurezza. Il nostro augurio per il 2022
Basta vedere le decorazioni delle città. O il riscontro delle prime iniziative natalizie. C’è tanta, tanta voglia di far festa questo Natale 2021. Con una differenza, rispetto al passato. Non sappiamo quanto questa atmosfera di gioia, seppur “mascherata”, potrà durare. E quindi, appena possiamo, per quanto possiamo, cerchiamo di sfruttare al meglio ciò che possiamo fare.
Lungo il Danubio blu…
Non è retorica. E’ un istinto naturale. Come quello dell’amica serba incontrata una quindicina di anni fa in Giappone, che mi raccontava come – durante la guerra nell’ex Jugoslavia – lei e i suoi amici ogni sera affittassero una barca e festeggiassero tutta la notte lungo il Danubio… perché ogni notte poteva essere l’ultima della loro vita.
L’umana mancanza del superfluo
La “guerra” che stiamo combattendo noi è diversa. E per ballare dobbiamo stare attenti a non assembrarci. Ma l’atmosfera è un po’ quella della rinnovata voglia di vivere, mista alla paura che non ci abbandona. Così, ci accontentiamo pure solo di poterci sedere gli uni di fianco agli altri… anche distanziati, anche a piccoli gruppi, anche non a viso scoperto. Perché in fondo, dopo il “Natale in cattività” dello scorso anno, abbiamo capito quanto ci mancano pure quelle cose non necessarie, che magari in passato ci sembravano un po’ esagerate: gli scambi degli auguri, le città addobbate, la corsa allo shopping e persino quelle interminabili giornate all’insegna delle riunione di famiglia.
Razionalità & creatività
Ecco, allora per finire al meglio il 2021 e iniziare con un po’ di sano ottimismo il 2022, quest’edizione unica di dicembre-gennaio abbiamo voluto dedicarla a questa riscoperta voglia di far festa. Che ha nuovi canoni, ma mantiene intatta la sua essenza. Senza far finta di vivere nel Paese dei balocchi, ma cercando di conservare il sorriso. Nonostante tutto. Con molta razionalità, ma anche altrettanta creatività.
Peccato non festeggiare!
Quindi, a nome di tutto il team di colleghi e collaboratori di VareseMese, quest’anno per le feste mi permetto di augurarvi – ovviamente – in primis salute. Poi, altro aspetto vitale, lavoro. Il tutto, se possibile, supportato da affetti sinceri. Però, sinceramente, vi auguriamo anche di riuscire un po’ – senza abbassare la guardia – a sorridere, a divertirvi, a festeggiare! Non è peccato. Anzi, il peccato è non farlo