Il rocker Piero Pelù, in gara per la prima volta a Sanremo diretto dal maestro gallaratese Luca Chiaravalli, si racconta a VareseMese: dall’impegno per i ragazzi dei carceri minorili a quello per l’ambiente
di Chiara Milani
Non ha smesso i panni del Diablo. Ma a Sanremo 2020 – dove porterà un brano arrangiato e prodotto da lui e dal compositore gallaratese Luca Chiaravalli – il ragazzo cattivo del rock italiano mostrerà anche il suo cuore matto da gigante, per dirla con i titoli delle canzoni che eseguirà. Per rendersene conto basta leggere che cosa ci ha risposto Piero Pelù alla vigilia della sua partecipazione alla settantesima edizione del Festival.
Festeggia i quarant’anni di carriera debuttando da solista al Festival della canzone italiana: come mai questa scelta?
Prima volta sul palco di Sanremo come partecipante! Ero già stato super ospite con la Raffa e Claudione. Una grande emozione, per me che segnerà principalmente l’inizio dei festeggiamenti del 2020 perché quest’anno compirò 40 anni esatti dal mio primo concerto con la mia prima band del liceo, i Mugnios, in un circolino Arci di Firenze. Siccome mi sembra che quel concerto si sia tenuto ieri, avrò una specie di transfer temporale tra il 1980 e il 2020, dal circolino Arci al Festival di Sanremo. È praticamente un viaggio e sarà incredibile.
Sul palco dell’Ariston con lei ci sarà il maestro Luca Chiaravalli: com’è nata questa nuova collaborazione?
Luca è un’artista, un grande professionista e ci siamo trovati subito benissimo a lavorare insieme e anche umanamente.
Ha dichiarato che Gigante, la canzone con cui è in gara, è dedicata anche ai suoi nipotini. L’anno scorso l’uomo che cantava “l’anello scordatelo” si è anche sposato… il rocker de El Diablo si è addolcito?
Il mio gigante è il bambino che c’è dentro ognuno di noi e quindi anche dentro di me. La canzone ha preso spunto dalla nascita del mio primo nipotino, Rocco, ma in realtà è anche dedicata a tutti i ragazzi dei carceri minorili italiani, con i quali sto facendo dei progetti di reinserimento attraverso la musica, attraverso la scrittura di cose originali. Si tratta di un progetto molto difficile, ma che riesce a restituire una grandissima umanità a queste persone che, come un bambino che deve nascere, devono rinascere da situazioni familiari e sociali estremamente disagiate. Il mio augurio a loro è quello di trovare una via originale e legale per la loro vita.
Sembra difficile immaginarla tra i fan di Little Tony… perché la scelta di interpretare Cuore Matto per celebrare i 70 anni del Festival nella serata dedicata alle cover?
È un brano che ho sempre trovato molto rock e che ho cercato di rendere ancora più rock in questa nuova versione. Mi sono divertito molto.
Sanremo quest’anno è stato anticipato da forti polemiche. Lei, al contrario, è stato protagonista di una buona notizia, con il suo Clean beach tour…
Sono da sempre impegnato sui temi della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente e sensibile ai cambiamenti climatici. Quello che ultimamente ho aggiunto alla mia esperienza è stato il Clean Beach Tour, cioè questo progetto che sta avendo una grande risposta da parte delle persone e delle associazioni ambientaliste, in particolare di Legambiente. Clean Beach Tour significa che in qualsiasi posto dove andrò d’ora in poi a suonare e a fare spettacolo, cercherò di organizzare delle session (come se si trattasse di musica) con tutti i volontari del luogo – e non solo – per ripulire le spiagge e i greti dei fiumi, cioè tutti i luoghi dove si raccolgono di più i rifiuti gettati dalle persone maleducate e malinformate, che non hanno ancora capito che l’impatto dell’uomo sul pianeta sta diventando troppo negativo per il nostro futuro. Mi auguro che il Clean Beach Tour serva a sensibilizzare sempre di più tutte le persone e non solo quelle che si sono sempre impegnate per l’ambiente. Mi auguro che tutti capiscano che bisogna avere un impatto più basso sull’ambiente e che quindi, consumare meno clorofluorocarburi, meno plastiche e cambiando un po’ le abitudini di tutti i giorni, possa servire tantissimo a noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti
Intanto il 21 febbraio esce il suo nuovo album di inediti, Pugili Fragili…
E’ un album a cui tengo molto ma ora non vi svelo nulla e vi do appuntamento al 21 febbraio. Per adesso voglio concentrarmi sul Festival e vivermi questa nuova esperienza in tutto e per tutto.
In foto: Il cantante Piero Pelù (Ph Riccardo Bagnoli)