Sabrina Giussani, past presidente di Sisca (Società italiana per lo studio del comportamento animale), analizza per noi com’è cambiato il ruolo degli animali in televisione
di Sabrina Giussani
“Un tempo in tv gli animali proteggevano l’uomo, oggi è il contrario”
Cavalli, cani, leoni, delfini e tanti altri sono protagonisti di serie televisive o film veri e propri. Il simbolismo animale ha da sempre un ruolo molto importante nella cultura umana. Presso molte popolazioni, infatti, alcuni animali erano considerati spiriti totem che proteggevano l’uomo.
Simbolismo animale
Il cavallo è simbolo di forza, libertà e gioia: nell’immaginario collettivo, questo animale è protagonista di storie e leggende legate alla forza e al coraggio. Il cane rappresenta la fedeltà verso gli altri, ma soprattutto nei confronti di noi stessi: esso indica l’avventura e l’eccitazione che accompagna l’arrivo di qualche cosa di nuovo. Il leone testimonia invece la forza del cuore, cioè il coraggio che ci aiuta a superare le difficoltà e ci sostiene per affrontare le sfide della vita: insegna ad aspettare e ad avere pazienza, competenze che il grande felino usa durante le battute di caccia. Il delfino poi è il simbolo delle forze benefiche contro quelle oscure. è portatore di una dualità, poiché è un pesce che abita il mare, però si libra in aria come un uccello: ci aiuta a vincere il dolore represso per trovare la serenità.
Quadrupedi famosi
Quando ero bambina non perdevo una puntata di Furia cavallo del West. Il telefilm (così come si chiamava il format) raccontava la storia di Furia, un cavallo dal mantello nero catturato insieme ad alcuni cavalli selvaggi. Solo Joey, un ragazzo orfano appena adottato, riesce a domarlo e il cavallo, non solo gli permette di cavalcarlo, ma lo aiuta e lo difende. Ricordo che la mia attenzione era rapita dalla relazione intima tra l’essere umano e l’animale: qualsiasi cosa accadesse, una figura maestosa interveniva in soccorso del ragazzo e lo salvava. Ero affascinata dal cavallo – genitore che era sempre presente, non giudicava, ma agiva. Ne Le avventure di Rin Tin Tin la trama era simile, soltanto che il protagonista era un cane di razza pastore tedesco. Un bambino, diventato orfano dopo un attacco indiano e salvato dai soldati di stanza a Fort Apache, vive numerose avventure insieme al suo cane. Rin Tin Tin, così come Furia, non solo è un amico del bambino: lo difende, lo protegge e lo tira fuori dai guai.
Com’è cambiata la relazione in tv
Ai giorni nostri la relazione nelle serie tv tra l’essere umano e gli animali è cambiata. Prendiamo come esempio i cani che investigano insieme ai poliziotti come Tequila, Jerry Lee e Rex gli animali sono sottoposti a prove di abilità come aprire porte, trovare narcotici, sfondare vetri, atterrare malviventi e così via. Il cane diventa un partner che collabora e condivide vita e lavoro, però la funzione di protezione è demandato soprattutto all’essere umano.
Il ruolo degli animali protagonisti di fiction che ho citato stimola l’immaginario collettivo premendo su tasti “delicati” e molto profondi che fanno capo alla presenza di una figura che non giudica, è sempre dalla nostra parte, ci tiene compagnia, ci fa sorridere quando siamo tristi, ci ama in modo incondizionato. Questi contenuti sono realmente presenti nella relazione con gli animali d’affezione, ma non dobbiamo dimenticare che anche noi dobbiamo soddisfare i fabbisogni (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di realizzazione) dei nostri compagni “pelosi”.