di Sabrina Giussani
La relazione con i pet al giorno d’oggi è profondamente cambiata, tanto che gli animali sono considerati membri della famiglia a tutti gli effetti. Recenti studi hanno dimostrato che cani e gatti si percepiscono come figli e i referenti si identificano nel ruolo di genitore dove mamma e papà contribuiscono alla crescita emozionale e cognitiva del “piccolo non umano”.
Il rapporto Assalco – Zoomark 2022 evidenzia che in Italia il numero degli animali da compagnia negli ultimi anni è in costante aumento. I cani e i gatti sono circa 19 milioni, seguiti da 12 milioni di uccelli e circa 2 milioni di rettili e piccoli mammiferi. Soprattutto le donne che risiedono nel Nord Italia hanno adottato un animale da compagnia negli ultimi due anni: oltre la metà delle “nuove famiglie” vive in appartamento e sono composte da due persone.
I riconoscimenti giuridici
Nel 2007, grazie al Trattato di Lisbona, gli animali sono riconosciuti come esseri senzienti e soggetti di per sé degni di tutela.
Nel 2010 il maltrattamento degli animali diventa un reato punito dal codice penale e contemporaneamente, soprattutto per arginare il commercio di cuccioli dai Paesi dell’Est europeo, si configurano le sanzioni per il traffico illecito di numerose specie.
La riforma del codice stradale e dei regolamenti condominiali contribuiscono a integrare i pet nella società. Non solo il conducente del veicolo, ma anche coloro che sono coinvolti nell’incidente hanno l’obbligo di prestare soccorso a un animale ferito. Inoltre, all’interno dei condomini è possibile vietare la detenzione di un pet solo quando lo prevede il contratto di affitto dell’appartamento.
Dal 2015 gli animali da compagnia non sono più pignorabili e dal 2018, grazie alla riforma della protezione civile, anche cani, gatti & company sono inclusi tra i destinatari degli interventi di soccorso in caso di calamità naturali.
Pet e sostenibilità
L’attenzione all’ambiente e la sostenibilità sono elementi sempre più di attualità anche per quanto riguarda la convivenza con gli animali da compagnia. Per soddisfare queste esigenze è opportuno prestare attenzione all’alimentazione dei pet: qualità e provenienza delle materie prime, tipo di lavorazione, presenza di conservanti o additivi e così via. È necessario valutare anche il packaging, che dovrebbe provenire da materiale riciclato ed essere ridotto al minimo.
Anche la scelta della lettiera del gatto è importante: per salvaguardare l’ambiente è opportuno preferire alla classica bentonite, sepiolite o silicio i materiali biodegradabili come carta riciclata, trucioli o mais. Alcune tra queste sostanze possono essere smaltite nell’umido o gettate direttamente nel vaso sanitario. Anche le famiglie che vivono con un cane possono sostenere l’ambiente: In commercio, infatti, sono presenti sacchetti per raccogliere le feci del cane di materiale biodegradabile o realizzati con plastica riciclata.
Anche le ciotole, le cucce, i cappotti, le copertine, i giocattoli possono provenire da materiale a basso impatto ambientale e riutilizzabile con confezionamento ridotto al minimo e prodotto da materiale riciclato. Infine, i detergenti e gli shampoo non devono contenere profumi, siliconi, parabeni e petrolati.