Le donne degli abbracci

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Sabrina Giussani, medico veterinario di Busto Arsizio e presidente senior di Sisca (Società italiana scienze del comportamento animale)

di Sabrina Giussani

Il Tellington Ttouch, chiamato Ttouch dagli addetti ai lavori, è una particolare stimolazione tattile realizzata a carico del cane e del gatto. Questo metodo si basa sulla stretta relazione tra movimento, postura ed emozioni: specifici esercizi realizzati con il supporto di un esperto (chiamato practitioner) aiutano il soggetto a trovare l’equilibrio psicofisico. Manipolazioni (soprattutto tocchi circolari realizzati con le dita delle mani), tocchi con specifici oggetti, bendaggi e ostacoli posti a terra favoriscono l’attivazione e la nascita di nuove connessioni tra le cellule del sistema nervoso centrale del cane o del gatto.

Il metodo dolce

La teoria alla base di queste tecniche è nata negli anni Settanta ed è stata formulata dalla canadese Linda Tellington-Jones specialista nel comportamento dei cavalli e allieva di Feldenkrais, il padre dell’omonimo approccio posturale. Linda Tellington-Jones fin dall’età adolescenziale si è dedicata alla ricerca di un metodo di addestramento e di monta basato sulla comunicazione e sulla cooperazione tra cavallo e cavaliere. Tale metodo è definito “dolce”.

La “macchina degli abbracci”

Gli studi di Linda Tellington-Jones si basano sul lavoro di un’altra donna, Temple Grandin attivista del movimento in tutela dei diritti degli animali e del movimento dei diritti delle persone autistiche. Grandin, infatti, è affetta da disturbo dello spettro autistico nella sua variante detta Sindrome di Asperger. Fin dalla giovane età, Temple si rende conto di essere ipersensibile ai rumori e ad altri stimoli sensoriali; durante una vacanza in un ranch la ricercatrice osserva che le mucche si “calmavano” dentro la gabbia di contenimento usata dal veterinario per visitarle. Con due assi di compensato che si stringevano piano piano ai lati di una panca, ha realizzato la “macchina degli abbracci”. Per Temple Grandin un abbraccio, infatti, è un’esperienza difficile da vivere poiché consiste in un sovraccarico sensoriale che non provoca piacere: la macchina, invece, le consente di rilassarsi e trovare la calma durante un attacco di panico o una situazione difficile.

 

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