E’ stato un piccolo tesoro nascosto con i vecchi attrezzi dei pescatori del lago di Varese a far nascere in Tiziana Zanetti l’amore per il patrimonio culturale. Convinta dell’importanza del fatto che i giovani, e non solo, siano educati ad osservarlo, anche come leva di un turismo attento alla tutela dei nostri beni, la studiosa ha pure scritto un volume – sostenuto dall’Istituto di ricerca antropologica per la cultura della famiglia e della persona di Milano – in cui viene rimarcata la sofferenza delle visite di massa. Un fenomeno normale fino a un anno fa, ma che oggi sembra lontanissimo. Di qui l’occasione di ripartire all’insegna della sostenibilità.
Il diritto e il rovescio dell’arte
Nel frattempo, alla fine del 2020 la ricercatrice ha anche pubblicato il libretto Il diritto e il rovescio dell’arte, che presenta così: “Dietro a un’opera c’è una storia, una vista nascosta, misteriosa, a cui si può risalire grazie a tracce come etichette, timbri e altre testimonianze. Ogni tanto, ahimè, il nostro patrimonio subisce un’aggressione subiscono e quindi in/questo caso il diritto o il rovescio è un riferimento evidente al/diritto penale dell’arte”.