Eventi, le regole d’oro

di Andrea Mallamo

Il paesaggio del Varesotto incornicia sempre piĆ¹ manifestazioni sportive e culturali: Massimiliano Serati, direttore della divisione Ricerca della Liuc Business School, spiega come evitare che gli happening si trasformino in un boomerang per l’immagine e il patrimonio ambientale del territorio

di Massimiliano Serati

La formula magica non esiste. PerĆ² una regola d’oro, sƬ. Anzi, tre. Non c’ĆØ, infatti, un meccanismo automatico che trasforma un evento in un successo e il venir meno di alcuni requisiti puĆ² addirittura far sƬ che lā€™iniziativa inneschi un dannoso effetto boomerang. In compenso, ci sono alcuni parametri che possono aiutare a orientarsi.

Tre, il numero perfetto

Gli approcci internazionali, infatti, oggi suggeriscono di porre attenzione estrema a tre aspetti di posizionamento sul mercato che ā€“ al di lĆ  dell’efficienza organizzativa e comunicativa ā€“ sono ritenuti fondamentali per la buona riuscita turistica di un evento e per valorizzarne appieno le ricadute in termini di attrattivitĆ .

1 ā€“ Attenti al rischio di overtourism territoriale

Il primo aspetto a cui prestare massima attenzione ĆØ quello connesso ai rischi di saturazione o overtourism territoriale: un cattivo bilanciamento tra la rilevanza della manifestazione (e quindi l’ampiezza della platea a cui esso si rivolge) e lā€™effettiva capacitĆ  di assorbimento turistico in loco puĆ² generare dispersione nelle ricadute economiche o, ancor peggio, ripercussioni negative sulla preservazione del patrimonio territoriale (ambientale e culturale), nonchĆ© inefficienze logistiche compromettenti per la sua immagine.

2 ā€“ Assecondare le vocazioni locali

Un secondo elemento di criticitĆ  riguarda la sostenibilitĆ  dell’evento, da intendersi come continuitĆ  e contiguitĆ  con le identitĆ  locali. Diversamente da un passato non troppo lontano, l’offerta attuale sempre piĆ¹ fitta e densa di opportunitĆ  di evento spinge i visitatori a selezionare. In tal senso hanno piĆ¹ probabilitĆ  di successo eventi fortemente contestualizzati e collegati con le vocazioni territoriali.

3 ā€“ La continuitĆ  paga

Il terzo aspetto riguarda la capacitĆ  di tradurre l’evento in un prodotto che abbia un impatto effettivo sul consumo di offerta turistica locale. Iniziative non ripetibili, situazioni esposte a una fruizione di passaggio, o molto limitata nel tempo, evidentemente rischiano di produrre esternalitĆ  negative superiori alle ricadute economiche effettive.

Dal macro al micro

A riprova di queste potenzialitĆ  stanno alcuni casi di studio collezionati in un recente lavoro dellā€™Oecd (Major Events As Catalysts For Tourism, 2017), che da un lato ribadiscono la straordinaria dimensione del fenomeno e dall’altro ne enfatizzano la significativa capacitĆ  di impatto potenziale. Accanto a questi studi di carattere macro, anche esperienze lombarde – in primo luogo quella straordinaria di Expo 2015 – e piĆ¹ micro-locali confermano le potenzialitĆ  insite in questo segmento di offerta turistica. Ne sono un esempio i numerosi eventi sportivi e culturali ospitati dalla provincia di Varese, che sta anche sfruttando sempre piĆ¹ la sua peculiare cornice paesaggistica per inquadrare happening dallo sfondo verde, che si svolgono tra la natura delle Prealpi piuttosto che dei laghi o dei giardini.

L’effetto booster

Del resto, ricordando la massima ā€œNessun uomo ĆØ unā€™isolaā€ (John Donne), sulla rilevanza che gli eventi aggregativi (grandi o di portata locale, trasversali o di nicchia) possono avere come booster della performance turistica di un territorio molto ĆØ giĆ  stato detto: dalla moltiplicazione delle prese di contatto dei visitatori al picco di pernottamenti venduti e di spesa turistica attivata.

Le ricadute indirette

Gli effetti indiretti potenzialmente non sono da meno. Ospitare rassegne, festival, kermesse, fiere e convegni potenzialmente puĆ² contribuire a molteplici benefici: migliorare l’appeal turistico di un territorio e rafforzarne lā€™immagine, favorire la sua visibilitĆ  su mass e soprattutto social media, indurne l’inserimento in itinerari e pacchetti standard, attivare la realizzazione di infrastrutture di supporto e produrre una conoscenza migliore del territorio, promuovendo anche quelle attrattive che non sono direttamente collegabili al tema specifico dell’evento, ma sono facilmente fruibili durante il soggiorno ad esso collegato.

Un’arma a doppio taglio

Ben vengano gli eventi, dunque, ma a condizione che ci sia molta saggezza nel pensarli e organizzarli: la vecchia insidia dellā€™arma a doppio taglio ĆØ dietro lā€™angoloā€¦Ā 

In foto: Lā€™arrivo della Tre Valli Varesine 2019 (Foto Benati)

 

 

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