In occasione del primo Campionato europeo di Pitch&Putt a coppie, disputato il mese scorso a Solbiate Olona, abbiamo intervistato Simona Cassarà, che siede nel consiglio d’amministrazione della società di servizi partecipata dal Mef al centro della recente riforma che sta rivoluzionando il sistema
di Chiara Milani
Gentlemen only ladies forbidden. Ovvero: solo signori, proibito alle donne. Se il termine Golf fosse davvero l’acronimo di questa definizione, farebbe sorridere che a premiare i vincitori del primo Campionato europeo di Pitch&Putt a coppie, disputato il mese scorso a Solbiate Olona, siano state tre madrine. Per fortuna, sembra che si tratti soltanto di una leggenda, per quanto assai diffusa. Così, anche se in campo tra i finalisti è scesa come unica donna Roberta Mantini, a consegnare ai primi classificati le piastrelle artistiche, donate dal pittore e golfista Giorgio Piccaia, il presidente dell‘Ippa (International pitch & putt association), Carlo Farioli da Busto Arsizio, ha invitato un tris di autorità “in rosa” legate al territorio. Si tratta di Isabella Tovaglieri, europarlamentare bustocca, Laura Rogora, assessore allo Sport di Busto, e Simona Cassarà, solbiatese che siede nel consiglio d’amministrazione di Sport e salute.
La grande novità
Quest’ultima realtà è una società di servizi partecipata dal Mef che sta rivoluzionando il mondo sportivo visto che, a differenza di quanto accadeva in passato – quando tutto faceva capo al Coni –, tale spa permette ora al Governo di incidere nello sport a scuola e sulla promozione sociale. Una riforma del sistema fortemente voluta dall’ex sottosegretario Giancarlo Giorgetti e che ha visto impegnato nelle nomine anche l’ex ministro all’Istruzione Marco Bussetti, pure entrambi del Varesotto.
Ne abbiamo quindi approfittato per chiacchierare con la rappresentante di questo ente istituzionale che tanto sta facendo discutere: “Sono felicissima dell’attività che sto facendo, visto che con questo incarico posso unire la mia esperienza professionale come revisore legale di conti, perché essendo una società del governo pubblica bisogna fare particolarmente attenzione ai numeri, al mio profilo sportivo, in quanto sono anche atleta di nuoto, ufficiale di gara di pallanuoto, istruttore di spinning e giocavo a golf croquet con il presidente Farioli. Insomma, diciamo che sono una multisportiva”. Di qui, il suo desiderio: “Io sono a disposizione per la Lombardia e per l’Italia. Sogno di far fare tantissimo sport a tutti, sia ai giovani sia agli anziani e soprattutto a quelli che non lo fanno ancora, per stare bene, come insegna il detto latino mens sana in corpore sano”.
Ecco, a questo proposito il Pitch&Putt è uno sport che sembra fare molto bene a qualsiasi età…
Qui sicuramente le federazioni devono cominciare a rimboccarsi le maniche e lavorare di più soprattutto sulle attività. Noi siamo disponibili e aperti. Sono loro che devono aumentare lo sviluppo e introdurre nuovi progetti per attività migliorative ed espansive.
Intanto, da queste parti, in vista ci sono le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: secondo lei, che conosce bene il territorio visto che qui vive e lavora, che possibilità ha la zona all’ombra dell’aeroporto internazionale di Malpensa di portare a casa i frutti positivi di una tale manifestazione?
Di certo ne gioverà nell’ambito dell’accoglienza, incrementando il profilo lavorativo, dato l’indotto abbastanza grande di questo evento, che secondo me è più che positivo.
State già pensando anche in quest’ottica o è un appuntamento ancora troppo lontano?
E’ ancora troppo lontano. Sono circa sei mesi che ci siamo insediati, stiamo lavorando tanto sulle federazioni e su attività e progetti che vogliamo sviluppare soprattutto nell’ambito della scuola e della salute: vorremmo fare attività gratuita per gli anziani e i giovani, con progetti innovativi, soprattutto per chi non ha un reddito elevato, visto che oggi fare sport in Italia, magari iscrivendosi a una palestra, è molto costoso. Poi ci sarà da rimboccarsi le maniche anche in vista delle Olimpiadi invernali.
Con il Coni come va adesso?
Benissimo, anche perché in consiglio d’amministrazione le deliberazioni dei fondi sono state approvate all’unanimità, quindi direi che si sono trovati gli equilibri.
E il fatto che nel frattempo sia cambiato lo scenario, rispetto al governo gialloverde da cui siete stati nominati?
La nostra mission è quella detta e sicuramente non cambierà. Si va avanti per la strada intrapresa all’inizio.
In foto: Simona Cassarà, nel Cda di sport e salute;