A Milano si sono da poco concluse le sfilate della prossima primavera/estate e nel parterre delle passerelle vip, influencer ed esperti di moda hanno dettato le tendenza dell’autunno/inverno. Intanto, le grandi griffe puntano sempre più alla sostenibilità e in Lombardia sono stati stanziati finanziamenti per le aziende impegnate in questa direzione, anche nel Varesotto
di Annalisa P. Colombo
Un ritorno al bon ton, con un pizzico di esuberanza, senza dimenticare quello stile easy-chic che ha fatto breccia nel cuore delle più attente ai diktat della moda. Ecco che cosa dovremo aspettarci per i prossimi mesi.
Colori e capi passepartout
Per quanto riguarda i colori, verde (soprattutto militare e smeraldo) e rosso (borgogna e matto) saranno i veri passepartout di stagione da abbinare alle stampe floreali e fantasie che richiamano lo stile romantico. Dimenticate il color block, ora è tempo di sfoderare il monochrome, in altre parole il total black è di nuovo (è mai tramontato?) un vero must e, le più audaci potranno optare per nuances più forti e che di certo non passano inosservati. Torna anche il tartan, ideale per i tailleur, giacche da accostare ad una camicia bianca per un tocco di eleganza o maxi cappotti o stile mannish, ovvero la capacità di abbinare capi tipici del repertorio maschile e renderli femminili. E i jeans? Restano il capo base per l’outfit di tutti i giorni, indossato insieme ad una camicia e una giacca per un tocco di eleganza o a un t-shirt bianca per un pomeriggio con le amiche.
Sostenibilità in passerella
C’è anche un altro aspetto da non sottovalutare: la sostenibilità. Le grandi griffe infatti, negli ultimi anni sono sempre anche più attenti a questo aspetto all’interno della filiera della moda e del lusso. Una posizione condivisa anche dall’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Lara Magoni, che ha partecipato al Green Carpet Fashion Awards, dichiarando: “Quest’anno abbiamo stanziato 10 milioni di euro in favore di piccole e medie imprese lombarde che hanno fatto investimenti in questa direzione”.
Business à la page
Una strada da seguire visto che, in base ai dati forniti dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, produzione, commercio e design rappresentano in Lombardia un business di oltre 35 miliardi di euro all’anno, con più di 33mila imprese attive in tutta la regione per un totale di quasi 200mila addetti. Di cui oltre 15mila sono attivi in provincia di Varese, territorio storicamente legato al tessile, con più di 3mila aziende.
“Ora il liceo del Made in Italy”
Così, in occasione della Settimana della Moda a Milano, Magoni ha anche commentato: “La Lombardia dimostra notevole dinamismo e vitalità in settori in grado di creare valore e produrre ricchezza. La moda, con le sue produzioni, il commercio e l’attività’ di design, continua a dar vita a numerose opportunità’ occupazionali, con un forte potenziale di crescita. Ecco perché, per preservare tanta competenza e preparare le future generazioni, non e’ più rinviabile la nascita di un Liceo del Made in Italy‘, in grado di formare le giovani leve alle eccellenze che ci invidiano nel mondo”.
In foto: Pitti immagine, Super Portraits, Beatrice Vannucchi – Ph: Claudio Bonoldi Studio