Prendiamo spunto dallo schizzo del Codice Atlantico simile a una bici per ripercorrere le tappe salienti che hanno fatto del Varesotto l’unico territorio italiano ad aver ospitato ben 5 campionati del mondo di ciclismo, considerando strada, pista e ciclocross
di Luigi Cazzola
Sembrerebbe pacifico che l’invenzione della bicicletta risalga al 1817 quando il barone tedesco Karl Von Drais inventò la cosiddetta “draisina”. Tuttavia è sicuramente suggestivo e romantico poter pensare che l’inventore di questo veicolo possa essere stato Leonardo Da Vinci, per via di quello schizzo di un mezzo simile a una bici, che compare nel Codice Atlantico, la più ampia raccolta di disegni e di scritti del genio rinascimentale.
Una terra su due ruote
Del resto, la suggestione e il romanticismo hanno da sempre contraddistinto la bicicletta. Essa, infatti, ha saputo presentarsi nel tempo sia con semplici abiti da lavoro, quando è stata utilizzata soltanto come utile mezzo di trasporto, sia con affascinanti vestiti da sera, quando è stata catapultata sulla strada per esaltare le gesta di grandissimi campioni che sono entrati nella storia del ciclismo. Il territorio della provincia di Varese è sempre stato imbevuto di ciclismo, avendo dato i natali a due campionissimi come Luigi Ganna e Alfredo Binda, ed essendo tutt’oggi attraversato da una miriade di cicloturisti.
Un primato da non dimenticare
Non solo. Varese detiene anche un primato particolare: quello di essere la provincia italiana nella quale si sono disputati più campionati del mondo di ciclismo. Infatti, considerando tutte le varie discipline, (su strada, su pista e ciclocross), nel Varesotto si sono disputati ben cinque gare iridate riguardanti lo sport delle due ruote. Anzi, sarebbero potuti essere stati addirittura sei se, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, non fosse stato annullato l’appuntamento che si sarebbe dovuto disputare nella terra dei sette laghi nel settembre del 1939. Gli organizzatori della Società Ciclistica Binda non rinunciarono però a questo sogno e nel 1951 ebbe luogo a Varese una delle più entusiasmanti competizioni di tutti i tempi, con un afflusso di pubblico da record. Nel 1954 la S.C. Crennese organizzò a Crenna un altro campionato del mondo, questa volta di ciclocross. Undici anni dopo, nel 1965, l’U.S. Cavariese riportò il mondiale di ciclocross sul territorio, a Cavaria, dove trionfò Renato Longo. Nel 1971 si disputò a Masnago il campionato del mondo su pista. Infine, 11 anni fa, ha avuto luogo nella Città Giardino lo straordinario campionato del mondo di ciclismo su strada Varese 2008, con l’arrivo solitario, per quanto riguarda la prova in linea professionisti, dell’azzurro Alessandro Ballan, in un Ippodromo trasformato, per l’occasione, in uno stadio gremito di pubblico.
In foto: il campione del mondo Alessandro Ballan (Ph Luigi Benati)