Effetto wow

di Milani

Luca Borsa, game designer bustocco specializzato in avventure in scatola per la prima infanzia che fanno divertire i più piccoli in una trentina di nazioni, ci parla del valore educativo del gioco e di come debba essere quello moderno per aiutare i bambini a crescere e fare divertire tutta la famiglia. Il 18 dicembre tiene una lezione all’asilo a Cantello

di Chiara Milani

“Fin da quando ero bambino cambiavo le regole dei giochi che mi regalavano”. Per diventare un game designer professionista Luca Borsa, ingegnere edile di Busto Arsizio, ci ha però messo un po’. Classe 1962, ha infatti iniziato ufficialmente a disegnare giochi da tavolo nel 2007, grazie a un incontro fortuito. “Ho semplicemente trasmesso la mia passione alla persona giusta nel momento giusto e lei ha pensato che io potessi essere colui che cercava”, racconta come in una bella favola. Il risultato è che oggi, dopo aver disegnato – assieme al socio Luca Bellini – prodotti tradotti in una quindicina di lingue, Borsa ha a tutti gli effetti un posto di prim’ordine tra la cinquantina di “folletti” (tanti sono i suoi colleghi in Italia) che aiutano Babbo Natale a creare i regali per i bambini.

Piccoli giocatori attivi crescono

“Il gioco moderno deve rendere attivi i partecipanti, coinvolgendolo con strumenti dall’effetto wow”, ci spiega, sottolineando che nelle invenzioni della coppia Borsa-Bellini i giocatori vincono o perdono tutti assieme contro il gioco, senza antagonismo interno e sviluppando, al contrario, spirito di squadra. Un’esperienza che fa scuola. In tutti i sensi.

Famiglie e insegnanti imparano a giocare

Non è un caso che una grande azienda, qual è la Chicco, gli abbia affidato i suoi Family games, che crescono con i bimbi a partire dai due anni e coinvolgono tutta la famiglia. Proprio per parlare di quanto sia importante e di come genitori e figli possano giocare assieme, Borsa sta girando decine di istituti per incontrare insegnanti, mamme e papà. Il prossimo appuntamento nel Varesotto sarà all’asilo di Cantello alle 17.30 del 18 dicembre. Assieme a lui di solito c’è Sara Evangelista, pedagogista quarantenne di Tradate. “Per esempio, lei spiega alle madri, che magari dopo un po’ si annoiano a giocare con la macchinina del figlio maschio, che il gioco da tavolo potrebbe far divertire anche il bimbo ludico che continua a esserci in ogni adulto”, racconta l’ideatore di tanti momenti divertenti.

Il game designer sale in cattedra in università

Non solo. Il disegnatore bustocco è stato anche invitato come docente al Politecnico di Milano per insegnare ai ragazzi a creare giochi scenografici, ossia che stanno in una scatola, ma possono uscirne. Il come renderlo possibile è compito degli studenti.

Quando il Piano giochi entra nel Pgt

Borsa ha addirittura ricevuto un incarico ufficiale come consulente del Comune di Cesano Maderno per inserire il Piano giochi nel nuovo Pgt (Piano di governo del territorio), sviluppando dunque l’aspetto ludico nella città.

Educazione sotto l’Albero

Intanto, in vista di Natale, il papà di tante avventure in scatola commenta: “Ogni gioco educa. Il mio consiglio è di far trovare sotto l’albero ai bambini anziché uno dei tanti oggetti di cui si stufano due giorni dopo, una proposta stimolante che possa agganciarli tutto l’anno”.

House rules, un gioco da bambini?

E se, come faceva lui da piccolo, qualche bimbo volesse cambiare le regole dei suoi giochi? “Le house rules possono variare”, ci risponde sorridendo: “Di solito i bimbi hanno il limite del loro vissuto, che rendono dunque difficile avere una valenza universale. Però una volta un piccolo ha scritto all’azienda per cambiare il colore di un palloncino e così è stato fatto”. Gli aspiranti aiutanti di Babbo Natale sono dunque avvisati.

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