Educare prima alla creatività, poi alla tecnica. E’ la tendenza per la formazione del nuovo pubblico e degli artisti di domani. Di qui molteplici opportunità di crescita destinate ai bambini, ma anche speciali lezioni per genitori e insegnanti
di Manuela Boschetti
Avvicinare i bambini all’arte in tutte le sue forme è fondamentale per il loro sviluppo, sosteneva già il secolo scorso Mark Rothko, pittore divenuto famoso per le grandi tele con campi di colore che in tanti sostenevano simili a quadri fatti proprio da bambini. In primis occorre dunque educare i piccoli all’arte, proprio come si fa con il linguaggio, considerandola una forma di espressione come la parola o il canto.
Musica, maestro
Ecco allora la musica per i più piccini, ma non soltanto le canzoncine dei cartoni animati o le musiche per bambini, bensì appuntamenti che possano avvicinare i più piccoli alle sette note. Così nascono anche nel Varesotto corsi basati sulla Gordon Music learning theory o la linea pedagogica dell’Orff-Schulwerk.
Bimbi protagonisti della cultura
Il colore, il disegno, lo sporcarsi le mani sono senza dubbio una delle prime esigenze del bambino. Già a un anno con un pastello a cera in mano i piccoli sono in grado di pasticciare il foglio imitando quello che vedono intorno a loro. L’obiettivo di promuovere il protagonismo culturale dei bambini, già in età prescolare, è alla base di alcuni innovativi progetti che si stanno sviluppando anche sul nostro territorio, destinati sia ai fruitori in erba sia a insegnanti, formatori e genitori.
“Leggimi una storia”
Facile dire “Ti leggo una storia”. Più difficile riuscire davvero a catturare l’attenzione dei piccoli che ancora non conoscono le lettere. Di qui gli incontri in biblioteche, ludoteche e librerie con lettori avvezzi ai piccoli ascoltatori, ma anche le lezioni per insegnare a genitori, maestre e comunicatori l’arte di leggere un libro ai bimbi.
Piccoli spettatori crescono a teatro
È del mese scorso l’annuncio che il Teatro Sociale “Delia Cajelli” di Busto Arsizio ha ricevuto un riconoscimento dalla Fondazione Cariplo proprio grazie a una serie di progetti rivolti ai bambini per l’educazione del nuovo pubblico, a partire dai neonati. Come Teatroland, iniziativa mensile domenicale senza scopo di lucro destinata alle famiglie di bimbi dagli 0 ai 5 anni, che a grande richiesta tornerà a partire dal 21 ottobre con laboratori genitori-figli nel foyer della sala di piazza Plebiscito, seguiti da un brunch con baby animazione nell’attiguo bistrot. Un’opportunità resa possibile grazie al supporto della Fondazione comunitaria del Varesotto.
Storia dell’arte, storia di vita
Chi non è mai rimasto affascinato dagli spettacoli di marionette? Il teatro, capace di trasportarci in un mondo parallelo, è appunto un’occasione perfetta per allenare la creatività e la fantasia dei più piccoli. La tradizione dei pupari, per esempio, è un perfetto connubio di arte, magia e storia, come dimostrano gli spettacoli di Salvatore Giglio, che in provincia di Varese possiede una magnifica collezione di pupi siciliani – rigorosamente fatti a mano, prima dal padre e poi da lui stesso – protagonisti di spettacoli della tradizione orale.
Foto: Salvatore Giglio, puparo