“Investimenti in tecnologia, certo. Ma questo è soltanto un aspetto della sfida, come ha chiarito il mese scorso nella propria relazione, di fronte all’Assemblea annuale alle Ville Ponti di Varese, il presidente delle imprese “Meccaniche” di Univa, Giovanni Berutti, confermato alla guida del Gruppo merceologico: “La priorità si chiama formazione. Non può esistere progresso senza un aumento e un cambiamento delle competenze. La corsa verso il digitale delle imprese rischia di perdere slancio se imprenditori, manager, lavoratori e giovani studenti non sapranno rimanere al passo col necessario know-how richiesto dall’industria 4.0. Occorre dunque investire prima di tutto su un nuovo modello scolastico-formativo”. Ben sapendo che la formazione, però, non si gioca solo sul lato dei giovani e dei rapporti con la scuola, ma anche dentro le stesse aziende: “In questo senso l’introduzione del diritto soggettivo alla formazione con il rinnovato Contratto Collettivo Nazionale rappresenta un elemento significativo non solo per i lavoratori che ne beneficeranno e per l’impresa, ma anche per l’intera società”, afferma Berutti: “Le 24 ore di formazione previste dal contratto nazionale rappresentano, però, di per sé solo un punto di partenza”.
“Non solo tecnologia. Serve più formazione”
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