Campionesse senza confini

di Redazione Varese

Il nostro esperto, Luigi Cazzola, analizza il cambiamento epocale del ciclismo femminile negli ultimi trent’anni

di Luigi Cazzola

In questi ultimi anni il ciclismo femminile ha subito un cambiamento epocale, passando dalla sfera nazionale a quella internazionale. Fino agli anni Novanta, difficilmente le cicliste correvano all’estero, ad eccezione di casi sporadici. Come accadeva, per esempio, quando venivano convocate per disputare i Campionati del mondo.  Oggi, invece, le ragazze corrono all’estero senza soluzione di continuità e restano lontane da casa per molto tempo. 

Addio alla “ciclista della domenica”

Del resto, è cambiato del tutto l’approccio al ciclismo da parte delle atlete. E’sparita infatti completamente l’immagine della ragazza ciclista “della domenica”, ovverossia di quella ragazza sprint che durante la settimana faceva un altro lavoro e poi nel dì di festa andava a correre, accompagnata in macchina dal padre o dal marito. Oggi le cicliste arrivano alle gare con i pullman della squadra, che sono delle vere e proprie case viaggianti. Con loro non ci sono più i padri e i mariti, ma i direttori sportivi, medici, fisioterapisti e addetti stampa. Le più forti e famose cicliste di casa nostra sono ingaggiate da squadre straniere, dove devono interagire sia con compagne sia con direttori sportivi non italiani. Ciò ha comportato l’obbligo di conoscere perfettamente più lingue ed in particolare l’inglese, che è diventata quella ufficiale anche del ciclismo. Al termine delle gare internazionali la prima intervista ufficiale della vincitrice viene rilasciata infatti in questa lingua, così da consentire a tutti di venire a conoscenza delle impressioni delle atlete. 

Tifo internazionale

Di pari passo con questa evoluzione, difatti, è aumentato l’interesse nei confronti del ciclismo femminile da parte dei media di tutto il mondo. E pure il tifo è diventato internazionale.  Le campionesse italiane hanno molti tifosi non soltanto nel Belpaese, ma in ogni parte del globo. Oggi le cicliste sono seguite dai tifosi anche quando corrono all’estero, cosa che in passato accadeva soltanto ai corridori maschi. Questo nuovo carattere internazionale del ciclismo femminile ha interessato anche l’organizzazione delle gare. Le competizioni sono spesso a carattere internazionale e oggi è assolutamente normale ammirare sulle strade del Varesotto, così come di altre province, le campionesse straniere. Non è assolutamente peregrina, ma anzi piuttosto probabile la partecipazione della campionessa del mondo alle gare internazionali organizzate in Italia. 

Tris femminile del Varesotto

In particolare, in provincia di Varese vengono disputate ogni anno tre corse di carattere internazionale, riservate alle donne: il Trofeo Binda Comune di Cittiglio, gara per donne élite, il Piccolo Trofeo Binda Valli del Verbano, gara per donne juniores, e la Tre Valli women, ovverossia La Tre Valli Varesine femminile, gara per donne élite. Il Trofeo Binda e il Piccolo Trofeo Binda, vengono disputati nello stesso giorno e sono organizzati dalla Cycling Sport Promotion, presieduta da Mario Minervino. La Tre Valli women è organizzata invece dalla Società Ciclistica Alfredo Binda, presieduta da Renzo Oldani e da quattro anni precede la storica corsa maschile. Il 26° Trofeo Binda Comune di Cittiglio e il 12° Piccolo Trofeo Binda Valli del Verbano si disputeranno il 16 marzo 2025 con partenza da Luino e arrivo a Cittiglio.

 

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