L’Abc dell’equità

Global Goal 4: Quality education

di Redazione Varese

a cura della redazione

Forse in Italia non ce ne siamo accorti, ma a livello internazionale negli ultimi decenni il ruolo delle donne nell’istruzione si è evoluto significativamente. Non abbastanza, però, per raggiungere ovunque la sufficienza. Sebbene ci siano stati progressi notevoli, infatti, le disparità di genere rimangono una questione cruciale in molte parti del mondo. 

L’Importanza della presenza femminile

La presenza delle donne nell’istruzione è fondamentale non soltanto per l’emancipazione femminile, ma anche per il progresso sociale ed economico. Le donne istruite, infatti, tendono a investire di più nell’educazione dei propri figli, contribuendo così a un ciclo virtuoso di apprendimento e sviluppo. Addirittura, secondo l’Unesco, per ogni anno aggiuntivo di istruzione delle madri, si osserva una significativa riduzione della mortalità infantile.

Inoltre, la diversità di genere nelle scuole e nelle università arricchisce l’ambiente educativo: le prospettive e le esperienze diverse portano difatti a un apprendimento più inclusivo e completo, preparando gli studenti a vivere in una società pluralista.

Sfide e disparità

Nonostante i progressi, molte donne nel mondo continuano a fronteggiare ostacoli significativi. Nel nostro Paese diamo per scontato il diritto a studiare anche per le ragazze, ma in diverse regioni del pianeta, come l’Africa sub-sahariana e alcune zone dell’Asia, le ragazze sono spesso escluse dall’istruzione per motivi culturali, economici o di sicurezza. Le disparità nei tassi di iscrizione, nelle opportunità di studio e nei risultati accademici riflettono disuguaglianze più ampie, radicate in stereotipi di genere e discriminazioni sistemiche.

Senza bisogno di arrivare a questi estremi, pure al di fuori dei Paesi in via di sviluppo, in ambito universitario la situazione non è molto migliore. Le donne sono sotto-rappresentate in molti campi, in particolare nelle Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica (Stem). Anche nei settori in cui la presenza femminile è maggiore, come le Scienze umane e sociali, le donne spesso si trovano a dover affrontare una carenza di opportunità di leadership e riconoscimento professionale.

Iniziative e progressi

A fronte di tutte queste situazioni, negli ultimi anni, diverse iniziative internazionali hanno cercato di affrontare queste disparità. Non a caso l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare il quarto obiettivo (Sdg 4), mira a garantire un’istruzione inclusiva e di qualità per tutti. Di conseguenza, programmi come l’Unesco Global Education Monitoring Report evidenziano l’importanza di politiche che promuovano l’uguaglianza di genere nell’istruzione.

Inoltre, in molti Paesi, i governi e le Ong stanno implementando programmi di borse di studio e incentivi per le ragazze, oltre a campagne di sensibilizzazione per combattere gli stereotipi di genere. Queste misure hanno dimostrato di aumentare i tassi di iscrizione e di permanenza delle ragazze nelle scuole e nelle università.

Il futuro delle donne nell’istruzione

Il futuro delle donne nell’istruzione dipende dunque da una continua lotta per l’uguaglianza di genere. È fondamentale non solo garantire l’accesso all’istruzione, ma anche sostenere le donne nella loro carriera accademica e professionale. Le università devono quindi impegnarsi a creare ambienti di lavoro inclusivi e a promuovere politiche di equità, come la parità salariale e il supporto alla maternità.

Inoltre, la presenza di modelli di ruolo femminili nei campi scientifici e tecnologici può ispirare le giovani a perseguire carriere in settori tradizionalmente dominati dagli uomini. A proposito di questi ultimi, è necessario anche un loro maggiore coinvolgimento nel sostenere l’uguaglianza di genere. Affinché la lotta contro le disuguaglianze diventi una responsabilità condivisa. Unica, vera, possibile chiave di volta.

 

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