“La formazione nel tessile è l’elemento fondante del Made in Italy. Ci attende una sfida importante. Secondo l’ufficio studi di Sistema Moda Italia entro il 2021 il settore avrà un fabbisogno previsto di lavoratori di più di 47mila persone, quasi il 10% degli addetti del settore. Le nostre aziende avranno bisogno di più di 32mila laureati e di più di 16mila diplomati e in quest’ottica è fondamentale che imprese e mondo della formazione dialoghino di più e creino offerte formative adeguate ai fabbisogni reali del mercato”. A dirlo è stata Alessandra Guffanti, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia (nella foto), in occasione dell’assemblea che si è svolta alla fine dello scorso anno.
Proprio Guffanti è stata scelta tra le prime testimonianze per il debutto di CEO, Cool executive only, il nuovo progetto di Confindustria Alto Milanese iniziato a fine febbraio a Legnano.
A ulteriore conferma – se mai ce ne fosse bisogno – del legame tra il territorio e questo settore è poi giunta il mese scorso la notizia dell’elezione dell’imprenditore bustocco Marino Vago, già presidente di Univa (Unione industriali della provincia di Varese), alla presidenza di SMI (Sistema moda Italia).
“Serve formazione per il Made in Italy”
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