I teenager rappresentano da sempre una risorsa inestimabile per la società. Nel 2024, la loro capacità di adattamento, il loro impegno civico e la loro sensibilità verso le ingiustizie sociali offrono speranze per un futuro migliore. È fondamentale però che la società riconosca il loro potenziale e li sostenga in questo viaggio, sempre più complicato
di Chiara L. Milani
Croce e delizia delle famiglie, sono quasi per definizione il nuovo che avanza. Stiamo parlando dei teenager, questi (s)conosciuti. Negli ultimi decenni, del resto, il concetto di adolescenza ha infatti subito trasformazioni profonde, influenzate da fattori sociali, tecnologici e culturali. I ragazzi di oggi crescono in un contesto globale, immersi nella tecnologia e nella comunicazione immediata, in una società cambiata molto più rapidamente di quanto accadeva un tempo, se pensiamo al gap generazionale tra i loro genitori e nonni Questa evoluzione ha generato non soltanto nuove sfide, ma anche opportunità significative per il loro ruolo nella società.
I nativi digitali
Un primo aspetto da considerare è l’impatto della tecnologia. Gli studenti oggigiorno sono nativi digitali, cresciuti con smartphone e social media. Questo ha rivoluzionato il modo in cui comunicano e si relazionano tra di loro. La connessione istantanea ha abbattuto le barriere geografiche, permettendo loro di interagire con coetanei di diverse culture e background. Splendido, a prima vista. Eppure, come ormai ben risaputo, questo accesso immediato all’informazione porta anche a rischi, come la diffusione di notizie false e la pressione dei pari online. La navigazione di questo mondo complesso richiede competenze critiche e consapevolezza, abilità che si sviluppano e affinano proprio durante l’adolescenza.
Ruolo attivo nella società
In questo contesto, i teenager hanno assunto un ruolo attivo nella società, diventando protagonisti di movimenti sociali e politici. Il loro impegno su temi come il cambiamento climatico, i diritti civili e l’uguaglianza di genere è emblematico di una generazione che non si limita a essere spettatrice, ma che desidera partecipare attivamente al dibattito pubblico. Movimenti come Fridays for Future, guidati da giovani come Greta Thunberg, dimostrano la loro capacità di mobilitare le masse e di influenzare le decisioni politiche. Anche se la sostenibilità nel tempo delle loro azioni è ancora da valutare.
Senza stigma
La salute mentale è un altro tema cruciale. I ragazzi di oggi affrontano pressioni senza precedenti, dai risultati scolastici alle aspettative sociali. Le statistiche parlano chiaro e la nostra intervista alla psicopedagogista e scrittrice Barbara Tamborini lo conferma: l’ansia e la depressione tra i giovani sono in aumento. È fondamentale che la società riconosca queste difficoltà e lavori per creare un ambiente di supporto, dove i ragazzi possano esprimere le proprie emozioni e cercare aiuto senza stigma. Ecco perché il ruolo dei genitori, degli educatori e delle istituzioni è vitale per promuovere il benessere mentale e la resilienza.
Diversità e inclusività
Inoltre, la diversità e l’inclusività sono elementi che caratterizzano la generazione attuale. I giovani sono più consapevoli delle questioni di identità, razza, genere e orientamento sessuale e questo ha portato a una maggiore sensibilità nei confronti delle ingiustizie sociali. Anche se non è tutt’oro quello che luccica nel cosiddetto politicamente corretto.
L’educazione innanzitutto
Infine, non possiamo ignorare l’importanza dell’educazione in questo processo di cambiamento. Le scuole devono evolversi per rispondere alle esigenze di una generazione che vive in un mondo in rapida trasformazione. È necessario integrare le competenze digitali, il pensiero critico e l’educazione socio-emotiva nei programmi scolastici, come leggerete sfogliando la nostra rivista. Soltanto così, del resto, si potrà preparare i teenager ad affrontare le sfide del futuro, altamente complesse, con sicurezza e competenza.