Il mondo della donna in tutte le declinazioni è il tema sul quale si fonda la ricerca dell’artista Silvia Zaza, che spazia sia nel mondo dell’arte tradizionale sia in quello della Digital Painting
di Elisabetta Farioli
“Il colore dell’energia positiva è il rosa”
La purezza si fonde con la passione quando i colori bianco e rosso, su una tavolozza si uniscono in un abbraccio senza fine, nel quale affondano per poi riapparire in toni più delicati, quelli del rosa. Mille declinazioni sfumano in altrettante interpretazioni, energie e simboli. Un colore, il rosa, da sempre definito positivo, come positivo è il pensiero sul quale di fonda la ricerca dell’artista Silvia Zaza. “Sono fatta così, cerco sempre di vedere il lato buono anche quando è difficile trovarlo”, ci dice: “Non amo guardare la bruttezza né rappresentarla”.
La ricerca artistica di Zaza, infatti si concentra sulla bellezza che racconta in tutte le sue forme e nei significati più profondi. Protagoniste delle recenti opere sono perlopiù figure femminili che compaiono dietro a sagome geometriche muovendosi a ritmo di danze tra fiori e boccioli.
Il mondo della donna è un tema che l’artista sente molto vicino. In particolare, è molto toccata da quella parte colpita da maltrattamenti. È recente una sua personale intitolata Sentire la bellezza, allestita a Legnano nel corso della quale ha raccolto anche fondi per Auser Filo Rosa della città, associazione impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne.
Tornando alla ricerca di Zaza, si nota con la presenza delle figure, due immancabili componenti: geometrie e fiori, che fanno parte di lei, come spiega l’artista: “Considero la geometria una finestra concettuale che mi mostra l’anima delle ballerine. I fiori sono invece l’energia e le emozioni della donna, espressa per ciascuna in modo diverso”.
Ciò che contraddistingue la pittura di Zaza sono i colori saturi e luminosi, i contrasti accentuati il tutto in una sintesi elegante e armoniosa che sprigiona emozioni positive. “La mia ispirazione – precisa – si basa sulla ricerca del bello e del buono. E l’armonia che si genera porta alla felicità”, commenta la nostra interlocutrice.
L’artista spazia sia nel mondo dell’arte tradizionale sia nella grafica specializzandosi nella Digital Painting. “Dopo l’Accademia di Brera mi è capitato di frequentare corsi sempre in ambito creativo ma nel settore informatico e digitale. Mi sono subito innamorata di questo linguaggio perché ho scoperto altri e nuovi strumenti con i quali creare e spaziare con la fantasia. Così ho deciso di buttarmi in questa nuova avventura”, prosegue Zaia, concludendo: “Devo dire che per il mio metodo di lavoro queste abilità sono state un valore aggiunto, in particolare nei passaggi e nell’elaborazione dei progetti la grafica mi consente di vedere il lavoro “finito” in modo preventivo, in anteprima oppure di modificarlo all’infinito fino a raggiungere quella raffigurazione che rappresenta appieno la mia idea. Nel mio lavoro infatti sono molto progettuale e lavorando al Pc o al tablet ho una visione precisa di ciò che sta accadendo. L’istinto lo lascio alla fine, quando realizzo l’opera sulla tela o l’affresco”.
La pittura digitale è una tecnica molto versatile che prende avvio dall’interessante intersezione tra scienza e arte. Ci appare come una svolta recente nel panorama anche perché sempre più spesso se ne sente parlare così come si vede crescere il numero di artisti coinvolti. In realtà, negli anni Cinquanta del secolo si fa risalire la nascita di questo genere artistico.