Chi lavora nel mondo creativo è abituato a trasformare quelli che sono i sogni in realtà, come ci ricorda il nostro opinionista Marco Introini, floral designer di Gallarate
“Sempre più spesso per gli eventi vengono richieste ambientazioni oniriche”
di Marco D. Introini
Fiori e fantasia da sempre vanno strettamente a braccetto e a passare dalla fantasia al sogno basta veramente pochissimo, un po’ come se stessimo camminando su una sottile linea virtuale.
Il bouquet dei propri sogni… e non solo
Quanti di noi nei momenti di relax hanno mai sognato paesaggi bucolici, con fiori e natura padroni della scena? E quante donne hanno mai immaginato il momento delle loro nozze, il bouquet da sposa o le decorazioni per il loro giorno più importante?
Trasformare la fantasia in realtà
Chi lavora nel mondo creativo in genere e in particolare in quello del design floreale, è abituato a trasformare quelli che sono i sogni in realtà utilizzando i fiori nei colori e nei modi più appropriati. Sempre più spesso vengono richieste dai clienti ambientazioni oniriche per i propri eventi, in modo che gli ospiti godano della bellezza del momento. Così capita che la sala di un ristorante o la hall di un albergo o di una venue si trasformino in un bosco incantato o in uno scenario da fiaba con fiori che sbucano qua e là facendo capolino dalle decorazioni degli ambienti.
Un tocco naturale di magia
Inutile dire che i fiori riescono sempre a dare magia e a portare un vento di fantastica gioia ed emozioni, a seconda di come vengono scelti per tipo, forma, colore, profumo.
Percorso onirico
Nelle ultime due edizioni di Euroflora a Genova, al gruppo Floral Italian Style di cui faccio parte, é stato affidato l’incarico di creare un percorso fra arte pittorica, scultorea e floreale alla Galleria di Arte Moderna di Villa Saluzzo Serra a Genova Nervi. Il visitatore è stato così accompagnato in un percorso onirico fra le sale del museo, vivendo le opere esposte in una maniera del tutto inusuale. Giusto per citare alcune installazioni, quella della convalescente opera in terracotta di Arturo Martini che raffigura una fanciulla addormentata, è stata decorata in modo che la giovine appaia come sprofondata in un campo di fiori policromi, dando la sensazione che sia sognante anziché malata. La scultura dell‘Uomo di Ampere di De Albertis, è stata sovrastata da una struttura fluttuante di fiori, in modo che desse l’impressione che il soggetto si stesse trasfigurando, elevando la sua anima al di sopra del suo corpo. I percorsi della quadreria che ospita dipinti di paesaggi, invece, sono stati sovrastati da quadri vegetali sospesi per dare l’impressione di una sublimazione delle immagini ivi rappresentate.
4 sensi su 5
Ho elencato questi tre semplici esempi per darvi un’idea di come nella mia professione si possa trarre ispirazione dai sogni e dalla fantasia per tradurli in realtà viva, visibile e tangibile, coinvolgendo quattro dei cinque sensi umani.
Sonno e creatività
Anche senza andare a scomodare i vari princìpi che stanno alla base dei processi creativi, sappiamo tutti – e sovente lo abbiamo sperimentato personalmente – che le migliori idee spesso arrivano dopo un buon sonno ristoratore, quando il nostro cervello elabora in tranquillità gli stimoli che ha ricevuto in precedenza. Quindi, il sonno ci aiuta anche a comporre con i fiori? Si, certamente, la creatività e la fantasia durante il sonno galoppano in scenari onirici che poi possiamo tramutare in realtà con le nostre mani.
Stimoli sotto casa
L’importante è non far mai mancare al nostro cervello gli stimoli giusti, ma questo è facile se ci si immerge nella natura e nelle bellezze della nostra provincia.