Sabrina Giussani, past presidente di Sisca (Società italiana per lo studio del comportamento animale), analizza il sonno del migliore amico dell’uomo
In foto: Sabrina Giussani e uno dei suoi cani
“Di notte il cervello cancella le informazioni inutili”
di Sabrina Giussani
Il sonno è un comportamento presente in tutti gli organismi che possiedono un sistema nervoso, compreso l’essere umano. Noi dedichiamo al riposo circa un terzo della nostra vita: è possibile distinguere due fasi del sonno osservando il livello di attività del nostro cervello che si susseguono una dopo l’altra. Quella Rem (dall’inglese Rapid Eye Movement) è caratterizzata da movimenti rapidi degli occhi e occupa circa un quarto del tempo totale del riposo: nonostante il sonno sia profondo, l’attività cerebrale è intensa. Nella fase non – Rem, invece, le funzioni corporee rallentano così come il metabolismo e l’attività cerebrale.
“La gomma” mentale
Il sonno svolge numerose funzioni: riposo fisico e mentale, apprendimento e memoria. Nel pesce zebra, un animale oggetto di numerosi studi, i ricercatori hanno dimostrato per la prima volta che le cellule nervose (i neuroni) hanno bisogno del riposo notturno per aggiustare il Dna contenuto nel loro nucleo. Inoltre, nella fase Rem, il cervello cancella la maggior parte delle informazioni inutili immagazzinate durante il giorno. Questo è il motivo principale per cui gli animali dormono, anche se così facendo corrono il rischio di essere in balìa degli eventi a causa della ridotta capacità di rispondere ai pericoli.
Più riposo, più benessere
La qualità e la quantità del sonno sono indicatori del benessere dei pet. Alcuni studi rivelano che la maggior parte dei cani presenta due picchi di attività durante il giorno: il primo dalle 8 alle 10 e il secondo dalle 17 circa alle 23. Tutti sono più attivi durante i fine settimana rispetto ai giorni feriali. Anche l’età gioca un ruolo: i cani anziani, infatti, sono meno attivi durante i periodi di massima attività.
Fido rimane sveglio con noi
Poiché la maggior parte dei partecipanti allo studio sono esemplari che trascorrono molto tempo a casa da soli, i ricercatori hanno osservato che gli animali sono più attivi in presenza dell’essere umano. “Fido” già dai primi giorni dopo l’adozione si adatta ai ritmi sonno-veglia della famiglia umana, riposando a lungo durante la notte e trascorrendo più ore di veglia durante il giorno. È importante che il cucciolo riposi in compagnia dei referenti umani, così che possa sentirsi sicuro e protetto come quando era con la mamma e i fratelli. Il cuscino o la cuccetta devono essere collocati lontano dai luoghi di passaggio per garantire al piccolo e al cane adulto un sonno tranquillo.
Quando il ritmo si modifica
Quando il nostro quattrozampe è affetto da malattie del comportamento che favoriscono la comparsa di uno stato ansioso, per esempio, il ritmo del sonno si modifica. L’animale è iper vigile e si abbandona con difficoltà al sonno. In presenza, invece, di uno stato depressivo cronico che testimonia la presenza di una Disfunzione cognitiva (una malattia neurodegerativa molto simile al Morbo di Alzheimer), il cane si sveglia spesso durante la notte: l’animale appare confuso, abbaia o piange e vaga senza meta all’interno dell’abitazione. Anche le malattie del corpo, come per esempio il dolore cronico o l’ipotiroidismo, alterano il ritmo del sonno.
Il consiglio dell’esperta
Qualora il cane mostrasse una alterazione del sonno diurno e/o notturno consiglio di realizzare una visita presso il medico veterinario curante.