Ciao “esperta di parole”,
sono Andrea, ho 21 anni appena compiuti e lavoro come cameriere. Ti scrivo per un consiglio. Io ho sempre amato i tatuaggi, ma i miei genitori mi hanno sempre vietato di farne uno, dicendo che fanno male alla salute non ho mai capito perché, visto che di amici tatuati ne ho tanti e stanno tutti benissimo. Poi, quando ho compiuto 18 anni, ho chiesto ai miei di regalarmi proprio un tatuaggio, anche perché la mia ragazza mi pressava, dicendo che i ragazzi più interessanti qualche tatuaggio ce l’hanno per forza. I miei all’inizio hanno detto di no, poi io ho insistito e – alla fine – mi hanno accontentato. Mi hanno pagato un disegno davvero bellissimo, sul braccio destro. Non è tanto grande, perché i miei non volevano spendere tanto. Però a me piaceva. Poi, però, io e la mia ragazza ci siamo lasciati, e io ho conosciuto un’altra ragazza. Lei dice che i tatuaggi non sono una bella cosa e, siccome a me lei piace un bel po’, ho pensato di farmi togliere quello che ho. Solo che toglierlo costa parecchio e io non posso permettermelo, perché i soldi che tiro su al bar voglio usarli per prendermi la macchina e sto mettendo da parte più possibile. I miei non vogliono darmi neanche un euro, quindi non so come accontentare la ragazza, che ogni volta mi fa notare che quel disegno è orribile. Ora questo tatuaggio fa schifo anche a me, lo odio e voglio togliermelo di dosso. E non riesco a capire: (chi ha ragione secondo lei? Io? La ragazza che mi piace? La mia ex? I miei genitori? Sono molto confuso e non capisco cosa ho sbagliato. Ho solo cambiato idea. Tanta gente cambia idea tutti i giorni. Perché se a cambiare idea sono io dev’essere tutto così difficile? GRAZIE!
Andrea
Caro Andrea,
le tue parole sono fitte fitte, senza sosta e senza tregua, smarrite nel corso del loro ricco fiume, disciplinato dai divieti e dai permessi, dai “per forza”, dai “lei dice”.
Incontro te proprio all’ultimo secondo, nella tua firma, in cui spicca nei bagliori dell’acqua la tua anima. Tatuata sì, ma impetuosa e aperta come l’azzurro in cui riluce.
Lascia scorrere il fiume e lascialo esnistere, nella sua natura morbida e potente, respira nella velocità del suo corso come nella quiete delle sue promesse. Lascia che avvenga quel sentire ciò che vuoi veramente, che non è fatto di ansia né di paura, non odia e non si esalta, ma di resa e fiducia, di amore per se stessi e contemplazione, quell’amore che ti permetterà di vedere finalmente la tua immagine nello specchio del fiume e di sorriderle. Perciò lascia che il tuo tatuaggio faccia parte del quadro e quando mentre lo guardi ti accorgerai di essere pieno e sereno nella tua bellezza, allora sarai pronto a scegliere.
Tu sei molto più di ciò che finora hai visto.
La parola che trovo per te tra i sassolini e i pesci è SORRISO.
Cercane l’etimologia e il significato e scrivilo. Pronunciala ogni mattina quando ti svegli. Indossala, bevila nei bicchieri e mangiala nel tuo cibo. Camminaci, indossala, diventaci amico. Tienila in tasca per tre settimane. Poi lasciala andare come un messaggio in bottiglia, tra le acque del tuo fiume.
Se ti va, fammi sapere cosa è cambiato.
Un abbraccio
il tuo diario