Nel capoluogo lombardo l’amore si celebra tutto l’anno
Nicolò Comerio, ricercatore delle Liuc Business School, ci conduce mano nella mano in un affascinante e sorprendente tour per innamorati, dal Giappone alla provincia di Varese
di Niccolò Comerio
Unmei no akai ito o la leggenda del filo rosso del destino. È, probabilmente, una delle più conosciute tra tutte le leggende giapponesi, secondo la quale ognuno di noi ha sin dalla nascita un filo rosso invisibile legato al mignolo della mano sinistra, che ci unisce indissolubilmente alla persona a cui siamo destinati, la nostra anima gemella. Può succedere che per la sua lunghezza, il filo possa aggrovigliarsi e quindi creare non poche difficoltà ai due innamorati prima che possano ricongiungersi, ma è certo che qualsiasi sia l’ostacolo saranno sempre uniti e legati nel cuore e nell’anima. “Ciascuna metà, desiderando fortemente l’altra metà che era sua, tendeva a raggiungerla”, come raccontato nel celebre Simposio dal commediografo Aristofane, “e al desiderio e alla ricerca dell’intero si dà nome amore”.
Effettivamente, sono i rapporti interpersonali, più del denaro o della fama, a nutrire la parte più profonda dell’anima e a renderci felici, come confermato dal progetto Study of Adult Development, iniziato nel lontano 1938 dalla facoltà di medicina di Harvard.
Le principali “tappe” dell’amore
Con la festa degli innamorati alle porte, molte coppie sono pronte a celebrare il proprio amore, cogliendo l’occasione per intraprendere un viaggio speciale. Il balcone di Giulietta a Verona, i canali di Venezia sulle orme di Casanova, le passeggiate da film di Audrey Hepburn a Roma, il piccolo borgo di Gradara dove scoccò la scintilla tra Paolo e Francesca: tra storie più o meno note, itinerari celebri e rotte inusitate, numerosi sono i luoghi del Belpaese dedicati all’amore.
Non è più così strano… innamorarsi a Milano
Musement, la piattaforma digitale per scoprire e prenotare esperienze di viaggio in tutto il mondo, ha condotto una ricerca per scoprire quali siano le città in Italia dove l’amore si celebra tutto l’anno, prendendo in considerazione il volume di ricerca su Google di 10 termini inerenti all’amore, in 44 province italiane.
La prima classificata, forse un po’ a sorpresa, è Milano, che totalizza il punteggio massimo in sette ambiti di ricerca sui dieci analizzati. Il capoluogo lombardo è risultato essere il paradiso degli innamorati grazie alla sua vasta scelta di locali e ristoranti, al fascino del Castello Sforzesco e alla vista dalle terrazze del Duomo.
Italia paradiso del wedding tourism
Da qualche anno l’Italia è tra le mete più ambite anche per il wedding tourism, con coppie di tutto il mondo che scelgono il Belpaese per pronunciare il fatidico “sì, lo voglio”. A dirlo è il consueto rapporto Destination Wedding in Italy, redatto dal Centro Studi Turistici di Firenze (CST), che certifica come il turismo dei matrimoni abbia portato nel nostro Paese più di un milione di presenze straniere nel 2019 (l’ultimo anno prima della pandemia da Covid-19), per un giro d’affari che si attesta sugli oltre 540 milioni di euro e una spesa media per eventi di poco più di 58 mila euro.
Saldamente in testa tra le mete più richieste c’è la Toscana (29,7%), seguita da Lombardia (16,3%) e Campania (15,5%). Il Regno Unito si conferma il principale paese di provenienza (26,3% delle coppie), seguito da USA (23,5%), Germania (7,9%), Australia (5,8%) e Canada (5,1%).
Storia, bellezze culturali, paesaggi e, immancabilmente, il cibo sono tra le ragioni più importanti che spingono i (quasi) neo-sposini a scegliere il Belpaese, a cui aggiungere un pizzico di emulazione delle tante coppie vip e del mondo dello spettacolo che hanno optato per l’Italia come location per il loro matrimonio.
I progetti Matrimonio nel Borgo e Back to the wedding
Nell’alveo del wedding tourism si inserisce il progetto pilota Matrimonio nel Borgo, recentemente proposto dal Comune di Città Sant’Angelo e finalizzato ad aumentare la capacità attrattiva dei piccoli borghi di cui l’Abruzzo è ricco (così come l’Italia intera, da nord a sud), rilanciandoli come destinazione del turismo in chiave romantica.
Questa iniziativa non è sola, ma è accompagnata dal progetto Back to the wedding, che si prefigge di recuperare le foto storiche di matrimoni abruzzesi conservate all’estero dagli emigranti di seconda e terza generazione, con lo scopo di proporre ai discendenti viaggi alla riscoperta delle proprie origini, il cosiddetto “turismo delle radici”. E chissà se, una volta giunti in Italia, non venga voglia di programmare il proprio di matrimonio!
Varese wedding destination!
Per trovare la cornice ideale per le proprie nozze peraltro si può anche venire “a casa nostra”, grazie al progetto Varese Wedding Destination promosso da Camera di Commercio con la “regia” di Angelo Garini, icona del wedding e degli eventi, che – dopo l’articolo di VareseMese che fece scoprire il suo profondo legame con il Lago Maggiore – si mise a disposizione della promozione del Varesotto come meta per il fatidico “sì”.
Pet lover, un altro amore “di coppia”
Ma un viaggio può essere guidato da altre “forme” di amore. Ad esempio, tra le nicchie di mercato più promettenti si segnalano i pet lover, che non rinunciano a viaggiare con i propri amici a quattro zampe. Complessivamente, secondo i dati Coldiretti, 1 famiglia su 5 dichiara di non volersi separare dai propri animali domestici nemmeno quando deve partire per un viaggio. Inoltre, l’Italia è la destinazione più pet-friendly d’Europa, con oltre 130 mila tra stanze, ville e appartamenti in cui gli amici a 4 zampe sono i benvenuti (dati Airbnb).
Crescono gli amanti della natura
Ancora, tra i viaggiatori cresce sempre più l’amore per la natura: aumenta infatti la percentuale di italiani che ha espresso preferenze per vacanze più sane, sostenibili e con un ritmo più “lento”, in grado di favorire la nascita di nuove forme di rapporto uomo-natura, più dirette e personali, lontano dagli schemi del turismo di massa.