Simboli di nuova vita [GUARDA]

di admin

Pasqua è festa di rinascita e la sua simbologia lo riflette: a partire dalle uova, fino alla colomba, dolce che in un paio di casi nel Varesotto diventa strumento per aiutare donne (e uomini) in difficoltà e costruirsi un futuro migliore

“A Busto Arsizio e Tradate, colombe buone in tutti i sensi”

di Chiara Milani

La Pasqua, si sa, è un momento di rinascita. Quella di Cristo, morto e risorto per noi. Ma anche della natura, visto che questa festività religiosa cade in primavera. Tutta la sua simbologia, dunque, rispecchia l’arrivo di nuova vita. A partire dall’uovo, che sia sodo o di cioccolato. Nel Varesotto, poi, quest’anno alcune colombe sono nate per far volare alto donne (e uomini) in difficoltà.
Succede a Busto Arsizio, con il dolce sfornato dalla giovane pasticciera Martina Tonetti per il centro antiviolenza E.va Odv, ma capita anche a Tradate, grazie alle colombe del maestro pasticciere Denis Buosi, vendute della gelateria sociale della cooperativa San Carlo, che supporta disabili e donne vittime di violenza. Ma andiamo con ordine.

Martina e la colomba rosa
Nella pasticceria aperta due anni fa negli spazi che un tempo ospitavano il bar dei genitori conosciuto in zona per gli aperitivi, Martina Tonetti, 27 anni e grinta da vendere, già a Natale aveva preparato un panettone per contribuire ad aiutare il centro antiviolenza bustocco. Come spiega lei stessa, per Pasqua ha voluto arricchire ancora di più la ricetta, aggiungendo alla glassa all’acqua rosa e alle fragoline, anche un impasto arricchito con farina di pistacchio di Bronte.  Il tutto confezionato, rigorosamente, con un fiocco fucsia. Parte del ricavato della vendita di questi nuovi dolci da forno, infatti, è andato a supportare il progetto di E.va Odv. Del resto, la giovane imprenditrice tiene molto al sociale, tanto che tiene anche corsi di pasticceria per i detenuti nel carcere della sua città.

Denis, il maestro pasticciere dal cuore di… cioccolato
Contemporaneamente, nella piazzetta rosa di Tradate, la gelateria sociale che unisce i brand di cooperativa San Carlo (che mette il personale) e Buosi (che ha condiviso il suo know-how) ha proposto i grandi lievitati del maestro pasticciere storicamente attivo a Venegono Superiore e Varese. “Perché comperare la nostra colomba? Perché è buona, per la qualità”, aveva spiegato alla vigilia della festa Arzu, responsabile del negozio che in inverno ha lavorato nel laboratorio della pasticceria.
Ora, per evitare che il personale della gelateria solidale lavori soltanto con la bella stagione, Denis Buosi ha annunciato l’intenzione di renderla “cioccogelateria” e, a Vivere in rosa (il salotto femminile di Rete 55, in onda la domenica alle 20.45 e, in replica, giovedì alle 18.15 sul canale televisivo 88), ha anticipato la volontà di offrire alle grandi aziende di far confezionare lì regali di Natale personalizzati per clienti, personale e fornitori. In modo, ancora una volta, di dare lavoro a chi proviene da situazioni di difficoltà. “Per queste persone lo stop invernale dell’attività lavorativa è ancora più pesante da sopportare”, ha infatti commentato Buosi, che fa parte dell’associazione Apei (Ambasciatori pasticceri dell’Eccellenza italiana), fondata dal maestro Iginio Massari, e che intende così aiutare ancora di più la nuova vita di chi si rimbocca le maniche per costruirsi un futuro migliore.

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