Dopo il successo del Gran galĂ promosso al teatro Condominio per chiamare a raccolta negozianti e istituzioni, il nuovo presidente Renato Chiodi ci spiega come l’associazione di categoria intenda voltare pagina per affrontare il contesto attuale
di Chiara Milani
“É come se avessimo tolto il tappo dalla bottiglia. Cominciano a circolare ottimismo e fiducia”. Sotto il periodo delle feste, non potrebbe esserci immagine piĂą azzeccata di quella scelta dal nuovo presidente dell’Associazione dei commercianti di Gallarate, Renato Chiodi, per raccontare gli effetti del Gran galĂ promosso al teatro Condominio per rilanciare lo spirito di squadre dei negozianti locali. Che si trovano a giocare una partita sempre piĂą impegnativa.
L’analisi: “Il sistema è cambiato”
“Non è che non siamo più capaci di fare il nostro lavoro: dobbiamo però arricchire le nostre competenze”, prosegue Chiodi, che incalza: “Una volta il commerciante se la cavava perché era conosciuto sul territorio. Oggi sistema è cambiato, questi parametri non si usano più, il direttore di banca valuta soltanto pezzi di carta. Un bravo commercialista lo troviamo, ma chi ti spiega come presentare il bilancio, che cosa indicare per far capire il tuo potenziale? Perdiamo un sacco di opportunità perché non interagiamo con il sistema col linguaggio corrente”.
L’azione: formazione operativa
Di qui la decisione: promuovere una serie di corsi di formazione che il presidente definisce “molto operativi”. La presentazione avverrĂ a fine gennaio, ma Chiodi ci anticipa alcuni contenuti: come integrare online e offline, capire le esigenze del consumatore di oggi, portarlo in negozio. “Uso una frase forte”, premette il nostro interlocutore: “Bisogna obbligare i negozianti a partecipare, perchĂ© se non ti aggiorni, non puoi decidere. Da solo non ce la fai. Non è sufficiente essere bravo a vendere”. In quest’ottica, Chiodi spiega: “Stiamo siglando accordi di partnership con operatori importanti che ci possono anche fornire supporto strategico, come nel passaggio generazione o la valorizzazione della propria impresa”.
La strategia: credibilitĂ con gli interlocutori
“Con il Gran galĂ abbiamo voluto fare un passo verso i negozianti. Questo è uno dei problemi di Confcommercio. Si danno tante cose per scontato, mentre bisogna dare l’esempio. E’ chiaramente stata una serata divertente senza pretese, però è un segnale chiaro di un cambio di passo, che porta a una riorganizzazione interna a livello locale, in corso anche a livello provinciale”. E i riscontri immediati non sono mancati. “Uno dei primi è una rinnovata credibilitĂ di rapporto con le istituzioni, con la riapertura di un canale. A Somma Lombardo è arrivato il risultato dei posteggi gratuiti durante le feste: è un segnale di attenzione nostra verso i commercianti non soltanto di Gallarate, visto che la nostra Ascom raggruppa 23 Comuni”. Un sistema che peraltro sul territorio ha retto abbastanza bene anche agli ultimi dieci anni di crisi e nonostante il momento di cambiamento epocale che investe il settore, visto che gli associati sono rimasti circa duemila, come sottolineano i vertici dell’associazione di categoria.
La sfida: Malpensa, questa sconosciuta
Facciamo però notare che, tra le tante istituzioni che hanno gremito la sala per il Gran galĂ del commercio di Gallarate, mancavano del tutto i rappresentanti dell’aeroporto di Malpensa, che insiste proprio su quest’area. “E’ vero, dobbiamo fare in modo che l’aeroporto diventi parte del territorio in maniera attiva. Sicuramente oggi non lo è e abbiamo un grosso potenziale. E’ una delle cose che dobbiamo fare meglio, perchĂ© è un’opportunità ”, conclude il presidente. E giĂ si vede che sta studiando il da farsi.