Prosegue fino al 30 marzo, nei locali di In.Bar.Co della stazione di Ferrovie Nord Milano a Castellanza, la mostra dedicata alla mitica bambola, di cui sono esposti 50 modelli. Ogni giovedì un aperitivo in rosa
a cura della redazione
“Icona di stile, ma anche di emancipazione”
Molto più di una bambola. Un’icona di stile, ma anche di emancipazione, che ha cresciuto generazioni di bambine facendole giocare a essere dottoresse piuttosto che astronaute.
Prosegue fino al 30 marzo, nei locali di In.Bar.Co della stazione di Ferrovie Nord Milano a Castellanza, tutti i giorni dalle 6 alle 18, la mostra dedicata alla mitica bambola, di cui sono esposti 50 modelli.
La “mamma” della bambola più famosa al mondo
Ogni giovedì, un aperitivo al femminile con ospiti che spaziano dalla salute all’economia. A inaugurare la kermesse, l’incontro con Simona Capodanno, autrice del libro Ruth Handler: La Rivoluzione Barbie edito da Morellini, un’opera che delinea la straordinaria vita della creatrice della bambola più famosa al mondo, co-fondatrice della Mattel insieme al marito.
Stella rosa in un universo azzurro
Handler, figura imprenditoriale di spicco in un mondo dominato dagli uomini, ha attraversato una carriera caratterizzata dalla determinazione e dalla forza illimitata, che ha portato alla creazione della bambola più amata di sempre. Un’icona che continua a brillare anche oggi, grazie al successo cinematografico del film omonimo.
La battaglia “segreta”
Ciò che molti non sanno è che, oltre ai successi professionali, “la mamma di Barbie” ha affrontato una battaglia personale impegnativa. Nel 1970, le è stato diagnosticato un tumore al seno. Da questa tragica esperienza, ha fondato il marchio Nearly Me (Quasi Me), dedicandosi alla produzione di protesi mammarie innovative per le donne che hanno subito una mastectomia oncologica.
Donna esemplare
Uno straordinario esempio di forza d’animo, talento e spirito pionieristico.
In foto, Ruth Handler e la sua Barbie