Arte diffusa

di Andrea Mallamo

Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa, fa un bilancio del progetto MAD 21037, che ha coinvolto giovani e artisti di strada, suscitando interesse tra i cittadini e i turisti. L’annuncio: “L’anno prossimo sceglieremo luoghi emblematici”

E’ un’iniziativa che coniuga l’arte urbana con la creatività giovanile e che ha coinvolto i ragazzi con una duplice finalità: da una parte farli partecipare alla vita del paese

attraverso un’espressione artistica e dall’altra valorizzare e far conoscere meglio luoghi del territorio spesso sottovalutati. Stiamo parlando di MAD, acronimo di Muri Artistici Diffusi, il progetto che porta il Cap di Lavena Ponte Tresa, 21037, e che è stato realizzato dal Comune con l’associazione WgArt. Un’iniziativa sopravvissuta a Covid-19 e maltempo, che quest’estate l’hanno rallentata, ma non bloccata. Come spiega il sindaco Massimo Mastromarino.

Giovani artisti di strada crescono

Durante l’inverno abbiamo fatto alcuni laboratori e workshop a cui gli studenti hanno partecipato in misura differente, ma sempre crescente”, spiega il primo cittadino: la cosa che ci ha colpito è che hanno partecipato quei ragazzi che solitamente non fanno altre attività, quindi vuol dire che il il messaggio è passato”.

Una luce nuova

Da una parte, dunque, i giovani. Dall’altra, appunto, la valorizzazione del territorio. “Ci sono contesti che proprio a seguito di questo intervento hanno assunto un nuovo significato, una nuova luce e da luoghi semi abbandonati sono diventati luoghi interessanti”, sottolinea infatti Mastromarino.

Il ritorno del Canton Ticino…

Il gran finale ha visto protagonista il muro sul lungolago a ridosso del campeggio, dove artisti e ragazzi hanno realizzato una grande opera che rimarrà visibile a tutti, cittadini, turisti e villeggianti che solitamente frequentano questa località al confine italo-svizzero. Ammirandola anche in barca. Tra l’altro, nell’estate delle vacanze dietro casa per via del Coronavirus, il sindaco assicura Canton Ticino è tornato a visitare la zona, persino con un un incremento delle presenze.

e dei villeggianti milanesi

Idem per i milanesi, che hanno riscoperto le bellezze dietro l’angolo, dove spesso hanno ereditato una casa di villeggiatura. E che ora, anche grazie a MAD, trovano un paesaggio che non ha perso l’antico fascino, ma si è rinnovato.

I progetti futuri

Di qui, i progetti per il futuro. Augurandosi che anche altre località lacustri vengano “contagiate” da quest’idea, per l’anno prossimo l’amministrazione comunale non soltanto pensa di ripetere l’iniziativa, ma anche d’ingrandirla. Conclude infatti Mastromarino: “Lasciamo un po’ di suspense, ma posso anticipare che i muri artistici da diffusi diventeranno emblematici”.

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In foto: Massimo Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa

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