Con lo sguardo al futuro

di admin

È doveroso partire dicendo che Varese ha per troppo tempo ignorato un suo prestigioso primato, ovvero l’essere stata la prima città italiana (il 26 maggio 1859) artefice, sia pur indirettamente, della vittoria sabauda a Magenta. Il nome di Varese è impresso nel bronzo di molte altre città italiane, tra cui Roma dove – sul ponte Garibaldi – è inciso il nome della battaglia lombarda.
Era l’autunno del 2008 quando casualmente Luigi Barion e Roberto Gervasini si incontrarono in Sala Veratti, nel cuore della Città Giardino. Insieme decisero di celebrare il 150°anniversario della Battaglia di Biumo, organizzata grazie al prezioso contributo dell’avvocato Giovanni Valcavi.
“Molta acqua è passata sotto i ponti” ricorda il presidente Luigi Barion.–“Molta amarezza, qualche delusione, ma anche (e soprattutto) grandi risultati e preziose iniziative. Dal Museo risorgimentale a Villa Mirabello, al cippo commemorativo degli eroi varesini Dandolo – Morosini e Daverio al Gianicolo, a Roma. Senza dimenticare la presenza nelle scuole, per coinvolgere i più giovani”.
E ora lo stesso Barion, nel ripercorrere il passato, volge lo sguardo al futuro. “Un futuro dedicato proprio alle scuole” – dice – “per troppo tempo sorde al tema risorgimentale. I ragazzi saranno al centro delle nuove iniziative, affiancate da quelle tradizionali: dalla commemorazione dei caduti risorgimentali al cimitero di Varese, alla festa dell’Unità d’Italia, il 17 marzo. A questi appuntamenti se ne aggiungeranno molti altri, con la speranza le istituzioni e i varesini ci aiutino a mantenere vivo il ricordo di una pagina di storia così preziosa per il nostro territorio e per l’Italia intera.

Silvano Sorbi > redazione@varesemese.it

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