VARESE PAZZA DEI MASTINI

Guardando ai risultati tanto in campo quanto fuori, ad oggi l’hockey è il primo sport in città

di Redazione VM

Presidente Carlo Bino, l’entusiasmo attorno alla squadra è palpabile.

Sì, non possiamo negarlo ma non dimentichiamoci del basket che fa da sempre numeri importanti. Guardando a noi, siamo contenti di quanto costruito negli ultimi tre anni. Abbiamo ricreato un ambiente stadio accogliente. Una struttura migliore ci permette di assecondare i bisogni del pubblico, poi c’è ovviamente quanto decide il campo. Ad oggi non posiamo lamentarci visto che stiamo assistendo ad un campionato in cui Pergine, dopo aver vinto tutto la passata stagione, non farà neppure i playoff. Noi, dopo le Final Four di Coppa Italia e la finale scudetto della passata stagione, restiamo molto competitivi. 

Hai citato il basket. A parità d’entusiasmo c’è una netta differenza: i Mastini sono da sempre farciti di varesini, un aspetto che permette di immedesimarsi ancora di più nella squadra. 

Sì, possiamo definirla una caratteristica imprescindibile. Storicamente, uno sport come il nostro che ti obbliga ad avere una squadra lunga, ha sempre visto una linea fatta interamente di varesini. Guardando indietro vengono subito in mente Malfatti (oggi ds dei Mastini ndr), Quilici, Farè. Noi stiamo lavorando bene con i giovani, ma a breve termine nessuno verrà inserito nel nostro roster. Con la pandemia e il rifacimento del palazzetto abbiamo perso una generazione di giocatori. 

Quale pensi sia stata la formula vincente dei Mastini?

Uno dei nostri obiettivi è stato da sempre costruire un legame particolare coi tifosi, a prescindere dai risultati. L’Hockey Club Mastini Varese ha bisogno di una città che ci segua. Noi diamo il 100%, ci sono state serate storte sportivamente parlando in questi tre anni, ma possiamo dire di contarle sulle dita di una mano. Chi viene alle partite non vedrà mai un gruppo che non onora la maglia. Qualsiasi sia il risultato in campo però noi non cambiamo il nostro approccio: dare sempre tutto alla fine paga perché la gente te lo riconosce. Facciamo i sold out non certo perché siamo una novità, ma perché abbiamo costruito un momento di raccolta per le famiglie. L’Hockey oggi a Varese è uno show. È un momento da vivere e la cosa stata recepita. Il nostro sport poi ha una particolarità che non deve essere trascurata: a fine gara a prescindere dal risultato trovi i tifosi delle due squadre bere una birra in compagnia. L’aspetto familiare è l’ingrediente vincente.

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