Tanta Polha nella Nazionale azzurra di ice hockey alle Paralimpiadi in Corea, tanto entusiasmo per aver raggiunto lo storico traguardo della semifinale, un pizzico di rammarico per aver solo sfiorato la medaglia di bronzo
di Roberto Bof
Sul ghiaccio a PyeongChang sono scesi vestendo la maglia azzurra Alessandro Andreoni, Bruno Balossetti, Sandro Kalegaris, Roberto Radice, Santino Stillitano, il tecnico Carlo Muhr e l’attrezzista Roberto Marchiorato.
Un mix di giovani e figure storiche cha ancora una volta hanno portato lo sport paralimpico varesino nel mondo confermandosi ai vertici mondiali.
Per la presidentessa della Polha Varese, Daniela Colonna Preti (nella foto), è l’ennesima emozione vissuta alla guida della realtà storico che ha di fatto generato l’attività sportiva paralimpica nel Varesotto.
“Ogni volta che uno dei nostri ragazzi è chiamato in Nazionale la festa in Casa Polha è a prescindere”, commenta la presidente: “Così come ogni vittoria, titolo o medaglia è di tutti noi, in primis ovviamente dell’atleta ma al tempo stesso dei volontari, degli operatori e non ultime delle rispettive famiglie. Scrivendo la nostra storia siamo arrivata praticare ben 13 discipline sportive. L’integrazione nelle Federazioni e le difficoltà comuni che caratterizzano lo sport minore ci hanno convinti a ridurre lo scenario ma non certo l’impegno dei nostri tesserati protagonisti sul doppio fronte dell’agonismo e della promozione”.
Handbike, bocce, ice hockey, tennis tavolo, nuoto, atletica, tiro con l’arco e kayak sono le discipline organizzate e coordinate nella sede di via Valverde, cuore pulsante di un’attività pari a ben poche altre realtà sul territorio nazionale.
“Non ringrazio mai abbastanza tutti gli amici all’interno e al fianco della Polha per il tempo e la passione che dedicano alla nostra causa. Lo stesso vale per i sostenitori grandi e piccoli che ci sono vicini in progetti, iniziative, eventi ed ogni altro aspetto di una macchina organizzativa complessa come quella della nostra associazione”.
In realtà i fronti sono tre: agonismo, promozione e organizzazione.
“Esatto”, conferma Colonna Preti: “Da sempre, prima anziché aspettare che succeda qualcosa, preferiamo muoverci concretamente noi per primi. Senza far calcoli, guidati da una passione ormai più simile ad una patologia benefica, con il valore aggiunto dell’amicizia. Così accade da anni per la nostra 3 Ruote intorno al lago che insieme all’handbike promuove il nostro Lago di Varese e il territorio che lo circonda e così è accaduto con gli atleti del progetto AcquaRio, capaci di conquistare 7 medaglie alle Paralimpiadi 2016”.
Attività e collaborazioni in continua crescita per qualità e numeri illuminati da una stella della galassia paralimpica…
“Con le sue sette medaglie in due Paralimpiadi, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, senza dimenticare l’infinito elenco di titoli e record mondiali, europei e italiani, Federico Morlacchi è senz’altro una stella mondiale del nuoto paralimpico. Abbiamo incontrato i suoi genitori quando Federico era una piccolissima peste che nuotava nella sua Luino. Con noi e noi con lui siamo diventati grandi in tutti i sensi, gratificando l’impegno di tanti operatori e volontari che da sempre portano avanti l’insegnamento del nuoto rivolto agli studenti delle scuole della provincia di Varese grazie al progetto Sport si può al quale sempre più spesso i nostri ragazzi aggiungono: nonostante tutto…”.
Ora che l’ice hockey è in vacanza vi attende una primavera e un’estate intensa…
“Veramente per chi fa parte della Polha trovare la stagione ideale per godersi una vacanza è difficile, guardando gli impegni è impossibile. Sia per gli atleti che per i volontari, in sede e sui campi di garan il calendario è davvero fitto di appuntamenti e scadenze. Ecco perché non siamo mai abbastanza ed ogni volta che arriviamo a rendicontare o relazionare un evento o un’intera annata sportiva, ci convinciamo di avere il dono dell’ubiquità o almeno quello di saperci moltiplicare secondo le necessità”.