Nel settembre del 2008 per una settimana la Città Giardino divenne l’ombelico del mondo, con appassionati accorsi da ovunque. Per il capoluogo di provincia prealpino fu una grande occasione di visibilità, accoglienza turistica e, naturalmente, sport di alto livello
di Luigi Cazzola
Sembra ieri, eppure sono già passati dieci anni dal settembre del 2008, quando si disputarono a Varese i campionati del mondo di ciclismo su strada. Dal 22 al 28 settembre Varese divenne l’ombelico del mondo, con le vie della città invase dai tifosi, con le bandiere di tutte le nazioni che sventovalano, con gli inni nazionali che echeggiavano nel cielo e con l’Ippodromo trasformato in uno stadio.
Strade iridate
Varese aveva già organizzato un campionato del mondo di ciclismo su strada nel 1951, ma per noi che nel 1951 non eravamo ancora nati, il mondiale rappresentava il fantastico sogno di potere assistere finalmente a una rassegna iridata sulle nostre strade, quelle che abitualmente si percorrevano per andare a scuola o al lavoro. Tuttavia, si sa, quando si sogna si rischia di esagerare e allora il nostro sogno pian piano assunse un’estensione più ampia, comprendendo anche il desiderio di riuscire a vedere un corridore italiano vincere la gara più prestigiosa, ovverosia la prova in linea dei professionisti.
Sogni tricolore con Malori e Ballan
Nel corso della settimana iridata di Varese 2008 l’inno di Mameli suonò due volte, il 23 settembre quando Adriano Malori conquistò la maglia iridata nella prova a cronometro Under 23 e il 28 settembre, giorno della prova in linea dei professionisti. In questa gara, la vittoria arrise ad Alessandro Ballan, un passista veneto, poco conosciuto dal grande pubblico. Il corridore in maglia azzurra partì come un proiettile in piazza Monte Grappa, La quando mancavano pochi chilometri all’arrivo, e riuscì a tagliare il traguardo in solitudine.
Un evento da ricordare
Alessandro Ballan trovò a Varese una giornata memorabile, ma poi non riuscì più a ripetere un’impresa simile.Tuttavia il ricordo della splendida vittoria di Ballan resta scolpito nel cuore e nella mente di tutti gli appassionati di ciclismo. Così come resta scolpito il ricordo di quella straordinaria settimana a Varese. Una settimana troppa bella per non essere ricordata per sempre.
Ph Luigi Benati