Il futsal nella provincia di Varese brilla con la Real Sesto, neo-promossa in Serie A2 dopo trionfi in C1 e B. Ma non è l’unica realtà: Varese Calcio a 5 e Cardano infiammano i derby in B, mentre in C1 il Futsal Varese cerca spazio. La Vedanese retrocede in C2, dove Elle Esse e Lonate Pozzolo lottano per emergere. In questo vivace panorama si inserisce il Varese Laveno, protagonista di questa intervista. A condurla è Paolo Zerbi, direttore di PaoloZerbi.com, fondata nel 2020, che dialoga con Ciro Di Nunzio, direttore generale del Varese Calcio a 5.
Ciro, come nasce la tua passione per il futsal?
«Tutto è iniziato con Salvino Doria, ex presidente del Laveno Calcio a 5. Mi cercava per dare una mano. Da tifoso, è stato amore a prima vista. Mi ha stregato: ho voluto conoscerlo a fondo.»
Come sei passato da tifoso a dirigente del Varese Laveno?
«Dopo anni da dirigente, post-Covid si è scelta la fusione con il Varese Calcio a 5. Mauro Racco, allora patron, ha creduto nel progetto. Abbiamo unito le forze, creando il Varese Laveno.»
Il primo anno non è stato facile, vero?
«Sì, zoppicava sportivamente. Ma ci siamo strutturati, trovando Alessio Battaia in panchina. Con quattro stranieri in C1, una novità, abbiamo vinto Coppa Lombardia e campionato, volando in B.»
Perché il nome “Varese Calcio a 5”?
«Una scelta quasi commerciale. Ora ci conoscono tutti. Abbiniamo risultati, come la semifinale di Coppa Italia nazionale, a progetti lungimiranti, come l’under 19 creata già in C1.»
Obiettivi per i playoff?
«Non ci poniamo limiti. Puntiamo a crescere come società e sport. Il futsal merita più visibilità: fa innamorare. Io stesso rimpiango di non averlo scoperto prima!»
Futsal Italia
Il futsal, noto come calcio a 5 o calcetto, è una variante del calcio a 11 con regole e dinamiche proprie. In Italia, gestito dalla Divisione Calcio a 5 della FIGC, si divide in Serie A (16 squadre), A2 (due gironi da 14), B (gironi regionali) e campionati regionali (C1, C2, D). La nazionale ha conquistato due Europei.