La competizione ciclistica continua a sfidare i limiti umani, mentre il dolce incanta i palati di chiunque si avvicini a questa prelibatezza: è un binomio perfetto che unisce passione, resistenza e gusto in una celebrazione senza eguali
di Luigi Cazzola
Il ciclismo e i dolci non sono in grande sintonia, visto che il ciclista professionista deve curare con attenzione il proprio peso e deve seguire la migliore dieta possibile.
Una dolce storia
Tuttavia, esiste un famoso dolce che viene chiamato con il nome di una corsa ciclistica. Si tratta del Paris Brest, un dolce francese, il quale rappresenta una ruota di bicicletta. Questo dolce, ripieno di crema pasticciera e decorato con scaglie di mandorle, fu ideato nel 1910 da un giovane pasticciere di Nantes, Louis Durand. A quest’ultimo era stato chiesto di creare un dessert particolare che ricordasse la corsa Paris-Brest-Paris, la quale era stata, a sua volta, ideata, nel 1891 da un giornalista francese, Pierre Giffard. Si trattava di una gara massacrante, di ben 1.200 chilometri, di cui 600 da Parigi a Brest ed altri 600 per il ritorno da Brest a Parigi. La gara doveva essere conclusa entro 84 ore.
Il ciclismo dei pionieri
Si era nell’epoca del ciclismo dei pionieri, in cui i corridori premevano sui pedali su strade impolverate, con biciclette pesantissime e calzoni alla zuava. Inoltre, i partecipavano a questa gara con i tubolari a tracolla, per potere riparare le forature delle gomme e con zainetti sulle spalle contenenti i viveri necessari per far fronte alla fame e alla sete. La corsa si disputava ogni 10 anni. La prima edizione fu disputata nel 1891 e fu vinta da Charles Terront in 71 ore e 37 minuti, mentre la seconda edizione fu disputata nel 1901 e fu vinta da Maurice Garin, uno spazzacamino che è passato alla storia per avere vinto nel 1903 il primo Tour de France.
Ciclisti e buongustai
In occasione della terza edizione, disputatasi nel 1911, per pubblicizzare maggiormente la corsa l’organizzatore ebbe l’idea di invitare il titolare di una sconosciuta pasticceria di Maisons – Laffite (una località attraversata dalla gara), a inventare un dolce che prese il nome di questa corsa e a questa corsa è stato per sempre legato. Il dolce Paris Brest ebbe un grande successo sia tra i ciclisti sia tra i buongustai e ancora oggi è un considerato prelibato.
Profumo di ciclismo epico… e dolce da forno
Tornando alla gara, fu per professionisti fino al 1951. In quegli anni presenziarono a questa corsa vari campioni come Octave Lapize e Eugene Cristophe, ma essi non riuscirono a vincerla, perché il vincitore di questa gara massacrante non soltanto doveva essere forte, ma anche fortunato, trattandosi di una corsa di ben 1.200 chilometri. Dal 1951 la Paris-Brest-Paris è diventata una corsa amatoriale che si disputa ogni 4 anni, ma non ha perso il suo fascino e profuma ancora di ciclismo epico e del dolce da forno ad essa ispirato.