In bici al Passo delle Erbe

Il Giro d’Italia ha reso famosi molti valichi montani italiani

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di Luigi Cazzola

I passi montani italiani sono diventati famosi anche per il passaggio del Giro d’Italia, il quale li ha scoperti e poi li ha fatti scoprire al grande pubblico. E’ questo il caso del Passo delle Erbe, valico delle Dolomiti, sito nel Trentino Alto Adige e posto a quota 2004, il quale mette in comunicazione la Val d’Isarco con la Val Badia. Dal Passo delle Erbe si possono ammirare le cime della Plose, il Sass de Putia, le Odle, il Monte Gabler e durante la bella stagione, quando il cielo è limpido, è addirittura possibile vedere perfino Venezia.

La prima volta
Il Giro d’Italia ha scoperto quest’angolo di mondo per la prima volta nel 1993, nella 13a tappa Asiago – Corvara in Badia. Quell’edizione della corsa rosa è ricordata per essere la prima che non fu trasmessa dalla Rai, con la consueta e mitica voce di Adriano De Zan, bensì dalle reti Fininvest, sul canale Italia 1. Le telecronache delle tappe furono affidate al figlio, Davide De Zan, con il commento tecnico di Giuseppe Saronni. Sul Gran Premio della Montagna, posto in cima al Passo delle Erbe, transitò al primo posto il 5 giugno 1993 un americano, Andy Hampsten, mentre in maglia rosa transitò Bruno Leali. Al traguardo di Corvara vinse un ex campione del mondo, Moreno Argentin, mentre la maglia rosa fu mantenuta da Leali. Quel Giro d’Italia, che su quel passo celebrò un americano, alla fine si concesse a un fuoriclasse spagnolo, Miguel Indurain.

Il bis del 1994
I cosiddetti “girini” ritornarono a scalare il Passo delle Erbe nel 1994, durante la 14a tappa Lienz-Merano. Il 4 giugno si partiva dall’Austria e si arrivava in Alto Adige dopo una cavalcata di 235 km. Da lì transitò al primo posto uno svizzero, Pascal Richard, mentre in maglia rosa c’era un russo Evegnij Berzin, il quale un po’ a sorpresa vinse il Giro d’Italia, sconfiggendo il grande favorito Miguel Indurain. Quella tappa vide però vittorioso un giovanissimo Marco Pantani, il quale si mise in luce proprio in quel Giro, dimostrando di avere quelle doti innate che, negli anni successivi, lo avrebbero fatto diventare uno dei più grandi scalatori di tutti i tempi.

L’ultimo Giro
L’ultima volta in cui il Giro d’Italia è transitato sul Passo dele Erbe è stato nel 2005 e precisamente il 21 maggio, per la 13a tappa Mezzocorona-Ortisei di 218 km: prevedeva ben cinque Gran Premi della Montagna e per tre volte si superarono i 2.000 metri. Transitò per primo lo spagnolo Juan Manuel Garate, mentre in maglia rosa c’era un campione varesino Ivan Basso. La vittoria di questa tremenda tappa andò ad un colombiano, Ivan Parra, che fino a pochi mesi prima non aveva neanche una squadra. Questo colombiano partì a 200 chilometri dall’arrivo e riuscì a terminare vittoriosamente la sua fuga, precedendo Juan Manuel Garate sul traguardo di Ortisei. Paolo Savoldelli attaccò nella parte finale della tappa e riuscì a strappare sul traguardo la maglia rosa a Ivan Basso. In questa durissima tappa, dunque, Savoldelli vinse il Giro e Basso lo perse. Giudici severi, in questo duello tra due grandi campioni, furono i passi dolomitici.

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