Roberto Bof
Mobilità, attività motoria e sportiva come mezzo per acquisire autonomia. Nel Summer Camp dedicato a giovani con spina bifida organizzato per il secondo anno consecutivo in provincia di Varese dalle associazioni Freerider Sport Events e Spina Bifida Italia, i 25 partecipanti provenienti da 12 regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche, Calabria e Sicilia) hanno trovato questo e molto altro in strutture e ambienti ideali, seguiti e assistiti da operatori e volontari.
Oltre agli open day dedicati al canottaggio, al tennis, al risveglio muscolare, al golf, al volo a vela e all’handbike, le novità del Summer Camp Asbi 2017 sono state le sedute di shiatsu a cura dello ShiatsuTeam Milano e la mobilità in acqua con un istruttore davvero d’eccezione: il non vedente gallaratese campione del mondo di sci nautico, Daniele Cassioli, nella splendida struttura di Villaggio Amico a Gerenzano.
“Per ospitalità e collaborazione, la provincia di Varese si sta dimostrando sempre più terreno fertile e ideale per le nostre proposte e iniziative”, commenta la presidente di Asbi, Cristina Dieci: “Già l’anno scorso, in assoluta emergenza, a Varese abbiamo trovato soluzioni e risposte immediate. Quest’anno siamo andati addirittura oltre, ritrovandoci persino a dover rinunciare ad attività e incontri per non prolungare oltre giornate già ricche sotto ogni aspetto. Gratificante per tutti noi è l’interesse crescente in Italia e all’estero per il nostro Summer Camp. Così come per il doppio appuntamento invernale sulla neve. Una considerazione che premia un impegno totale dell’associazione, ma soprattutto del nostro gruppo giovani. Sempre più determinati a raccontarsi, coinvolgere, informare e fare rete”.
Ultima porta aperta in ordine di tempo, quella di Villaggio Amico. “Si, la struttura e l’organizzazione di Villaggio Amico sono davvero imponenti. La disponibilità che abbiamo trovato nell’ospitare la nostra attività di mobilità in acqua in una vasca terapeutica é eccellente per qualità e accessibilità. Disponibilità per la quale dobbiamo un grande grazie a tutta la squadra varesina e non solo che ci supporta. Di qui, la conclusione: il saluto di commiato non é un addio, bensì un “Arrivederci Varese!”.