di Luigi Cazzola
“Il ciclismo di oggi non può prescindere dalla raccolta di dati”
Nel ciclismo di ieri i corridori, sia negli allenamenti, sia in gara, si regolavano da soli affidandosi alla loro esperienza e alle loro sensazioni. Gli atleti sceglievano i percorsi per mettere alla prova le loro capacità, li modellavano alle loro caratteristiche e poi in gara capivano quando potevano forzare e quando invece dovevano rallentare. I campioni non erano soltanto coloro che avevano una grande gamba e una spiccata intelligenza tattica, ma anche chi, come si dice in gergo, sapeva leggere il proprio corpo e riconoscerne i segnali. Il ciclismo di oggi invece non può prescindere dai dati.
Informazioni in tempo reale
L’accesso ai dati in tempo reale è un requisito essenziale per ogni ciclista di oggi. Essi sono fondamentali per gli allenamenti dei corridori, per valutarne la resistenza e la potenza, per verificare quanto gli atleti possano sopportare la fatica in salita e quanto siano potenti in volata e sono altresì fondamentali per la gestione della tattica in gara. I corridori sia negli allenamenti, sia in corsa, raccolgono una serie d’informazioni dettagliate che incidono sulla loro prestazione agonistica e hanno attinenza con i percorsi, il chilometraggio, la tattica, l’alimentazione, la condizione fisica.
Monitoraggio costante
Così i corridori, sia in allenamento sia in corsa, si servono abitualmente di ciclocomputers. Si tratta di strumenti che vengono applicati sulle biciclette e risultano molto utili ai fini della prestazione agonistica. Essi consentono di monitorare la mappa dei percorsi con i relativi dati, latitudine, longitudine, quota. Inoltre, consentono ai corridori di misurare le loro performance, raccogliendo dati sulla cadenza, la velocità e il ritmo cardiaco.
Gli alleati per montagna e cronometro
In particolare, i ciclocomputers sono molti utili nelle tappe di montagna o nelle prove a cronometro, quando il corridore deve impostare il proprio ritmo cercando di rimanere nei propri limiti. Altrettanto fondamentale nel ciclismo di oggi è l’uso della statistica. Questa scienza consente a corridori e tecnici d’analizzare i vari piazzamenti relazionandoli con le singole gare, con i vari tipi di percorso, con le condizioni climatiche, con le caratteristiche e l’età degli avversari incontrati, al fine di individuare le attitudini specifiche di ogni singolo corridore.
La fatica non cambia
Nel ciclismo di oggi, dunque, i corridori non possono davvero fare a meno dell’aiuto delle auto e della scienza. Non dobbiamo però dimenticarci che, quando incontrano la fatica, i ciclisti di oggi, come quelli di ieri, sono sempre soli.