Così come i bambini di cinquant’anni fa, anche quelli di oggi, nella letterina da spedire a Babbo Natale, chiedono spesso di ricevere sotto l’Albero una bicicletta. Infatti, sebbene adesso i bambini abbiano la possibilità di sbizzarrirsi con i più strani giocattoli tecnologici, la bici, così come il pallone da calcio, mantiene quello stesso fascino che aveva in passato e, in vista del Natale, continua ad essere un dono desiderato. Anche se nel 2024 certamente il regalo tanto atteso non è più soltanto il classico velocipede da strada, ma si presenta in altre varianti.
Sulla scia dei campioni
Tra le più amate oggi c’è sicuramente la mountain bike, la quale consente di pedalare fuori strada, nei boschi e nei prati. Tuttavia non è soltanto la bicicletta ad attrarre i bambini, ma è lo stesso ciclismo ad attrarli e ad avvicinarli a sé. Infatti i grandi campioni, ammirati in televisione, ma spesso anche dal vivo ai bordi delle strade, fungono da calamite per tanti baby bikers, i quali sognano un giorno di potere ripetere le gesta di questi loro eroi. L’avvicinamento dei più piccoli al ciclismo agonistico richiede però il rispetto di alcune regole. L’allenamento deve essere vissuto come un momento di divertimento, nel quale prevalga il desiderio di prepararsi per partecipare alla gara, piuttosto che per vincerla. Si sa che i bambini assorbono como spugne e quindi l’esempio e i consigli dei maestri e degli allenatori sono fondamentali per la loro crescita, sia come atleti sia come uomini.
Impara l’arte…
Infatti la bicicletta sembra un oggetto semplice da usare, ma non lo è affatto. Essa richiede doti di equilibrio e pretende di essere perfettamente conosciuta per quel che concerne l’uso dei freni, la tecnica di guida, i cambiamenti di direzione, le variazioni di ritmo. Per quanto riguarda l’attività agonistica la Federazione Ciclistica Italiana è molto attenta a salvaguardare i giovanissimi. Limitando, nelle gare, l’uso dei rapporti, le distanze ed il tipo di percorsi, così da introdurre il corridore in erba nel mondo del ciclismo con prudenza e parsimonia. Indipendentemente dal fatto che il bambino partecipi a gare di ciclismo, è indispensabile che gli vengano impartite lezioni sulla sicurezza stradale, così da salvaguardare la sua incolumità durante la circolazione sulle strade.
Pedala in sicurezza
Nel Varesotto, degna di nota è l’iniziativa della Cycling Spot Promotion, la quale ogni anno, tra le iniziative collaterali al Trofeo Alfredo Binda – importante gara internazionale per donne élite, che nel 2025 si disputerà il 16 marzo con partenza da Luino e arrivo a Cittiglio – propone un interessante progetto intitolato Pedala… pedala in sicurezza. Tale iniziativa, organizzata in collaborazione con la Polizia Locale e la Polizia Stradale di Varese ha lo scopo di sensibilizzare gli alunni delle scuole delle zone interessate dalla corsa sul tema della sicurezza stradale, con lezioni teoriche e con prove di abilità. Lo scopo è insegnare a usare la bicicletta in sicurezza e nel rispetto delle regole, attraverso l’attività di formazione e prevenzione nelle scuole: il bambino deve riuscire a capire che, se amata e rispettata, la due ruote può diventare una fedele compagna di vita, che gli porterà gioie e soddisfazioni. Al contrario, se usata in modo non corretto, può diventare un oggetto che lo potrà tradire.