Il Cammino di Sant’Agostino è stato il primo segmento sottoposto alla valutazione del suo ufficio un decennio fa. “Era soltanto un bocciolo. ma aveva intuito un trend che oggi è diffuso”, ricorda don Massimo Pavanello, responsabile della Pastorale Turismo e Pellegrinaggi dell’Arcidiocesi di Milano. Pure lui bustocco, in occasione della presentazione in Curia del nuovo tratto Malpensa-Busto Arsizio ha spiegato: “Emerge innanzitutto il bilanciamento tra la dimensione locale e quella globale. Il percorso, legato al territorio, è inserito in un vasto orizzonte di senso. Ciò dà respiro al cammino stesso e mette il viandante al riparo da ogni miopia localistica”. C’è poi l’idea della compagnia: “Sopra di tutte, spicca quella spirituale. La figura di Sant’Agostino assume qui la connotazione di guida”. Di qui, la terza nota: “E’ una esemplarità che cammina espressamente verso santuari mariani, luoghi stimati da ogni spiritualità popolare. In linea con il progetto, a Malpensa la cappella è dedicata alla Madonna di Loreto”.
Infine, la chiosa del sacerdote, che cita l’aforista finlandese Markku Envall: “La tartaruga batte Achille perché conosce la strada. Incoraggio dunque tutti coloro che sono coinvolti nel Cammino di Sant’Agostino a non temere eventuali fatiche”.