Emerge un nuovo corso nei rapporti inter associativi: un terzo degli iscritti di Confartigianato, lavorano a contatto coi cantieri. Quindi con gli iscritti dell’associazione edili. Come dire: tutto deve evolvelversi e trasformarsi, corpi intermedi compresi. Meno steccati restano, più si produce. E più si risparmia
Quanto sappiamo di casa nostra?
La domanda, apparentemente banale e provocatoria, svela, in realtà, una carenza conoscitiva difficile da negare e molto diffusa nella vastissima platea dei non addetti ai lavori. Intorno a questo quesito è ruotata una parte dell’assemblea orchestrata dal direttore Juri Frannzosi. Il presupposto è lampante almeno quanto curioso. A fronte di mille oggetti, articoli, beni più o meno importanti che compriamo a ragion veduta, capendone i meccanismi, osservandone gli ingredienti, indagandone peculiarità e scadenza, dell’abitazione conosciamo ben poco. Com’è costruita, quali i suoi punti deboli, quale materiale alternativo avremmo potuto scegliere, a quale prezzo e con quali risultati. Nodi che, normalmente, chiediamo ad altri di sciogliere per noi, affidandoci a professionisti di fiducia, amici degli amici, o a figure del settore, affermate, rinomate, autorevoli. Ecco, dunque, le sfide di oggi.
Conoscenza e informazione.
La prima spetta a noi, al pubblico, a chi decide di mettere su casa e che ha tutto l’interesse di comprendere la materia e di riconoscere vizi, virtù, qualità e trabocchetti del pianeta abitativo. La seconda, l’informazione, spetta alla categoria, cioè all’associazione, che alla eroga mprese, deve affiancare un’azione comunicativa tesa a stimolare la cultura del futuro padrone di casa, affinché non si limiti al ruolo di cliente, ma diventi anche interlocutore.
Ma c’è di più.
Dai dati diffusi dall’ANCE, emerge un nuovo corso nei rapporti inter associativi: un terzo degli iscritti di Confartigianato, lavorano a contatto coi cantieri. Quindi con gli iscritti dell’associazione edili. Come dire: tutto deve evolversi e trasformarsi, corpi intermedi compresi. Meno steccati restano, più si produce. E più si risparmia.