Michela Volfi, facilitatrice di Philosophy for children, parla del progetto di filosofia per bambini iniziato 10 anni fa all’istituto Ponti a Gallarate e presente ora anche nelle aule della primaria Manzoni a Busto Arsizio
di Chiara Milani
Macché vecchio saggio con la barba bianca. La filosofia, ora, ha il volto di una bambina con le trecce. Già, questo grazie alla Philosophy for children, programma educativo nato a metà degli anni Settanta e, da una decina d’anni, implementato anche in alcune scuole in provincia di Varese. Nel territorio, il primo è stato l’istituto Ponti a Gallarate. Mentre la più recente è la primaria Manzoni a Busto Arsizio. Protagonista anche di recenti passeggiate intergenerazionali coi nonni tra architettura e filosofia.
Dall’infanzia alla vecchiaia
A parlarne, a Vivere in rosa, il rinnovato salotto femminile di Rete55 in onda tutti i venerdì alle 20.10 e la domenica alle 20.45, è Michela Volfi, facilitatrice nel campo della filosofia per bambini, nonché presidente della sezione bustese di Auser. “L’idea è proprio quella di collegare l’infanzia alla filosofia, riconoscendo che tutti, a qualsiasi età pensano, e s’interrogano sulle domande fondamentali”. Ecco dunque che anche i bambini, e le bambine, diventano protagonisti di quella che è sempre stata considerata una materia di studio da grandi.